Polo scolastico, Cavallini: “Programmare edilizia scolastica. I cittadini hanno già dato”

12 aprile 2018 | 14:07
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Polo scolastico, Cavallini: “Programmare edilizia scolastica. I cittadini hanno già dato”

“Quelle strutture, se adeguatamente recuperate e ristrutturate, tutte di proprietà dell’amministrazione provinciale, potrebbero tranquillamente ospitare non solo gli studenti attualmente presenti, ma anche insieme rispondere a tutte quelle fluttuazioni della popolazione studentesca da un istituto all’altro che abbiamo avuto in questi anni”. La riflessione sul polo scolastico di San Miniato è di Laura Cavallini di Immagina San Miniato e parte da una serie di numeri: “Nell’anno scolastico 1994/95 – spiega Cavallini – il liceo scientifico Marconi di San Miniato registrava 555 studenti, l’Istituto Carducci 214 e la succursale di Montopoli 131.

L’Istituto Cattaneo contava in quegli anni 776 studenti. Si registrava a San Miniato nei locali tutt’oggi disponibili una popolazione studentesca di n. 1545 alunni. Nel 2008 quanto il Marconi fu trasferito, contava 606 studenti (aveva già accorpato il Carducci) e l’Itc Cattaneo ne registrava 569, 85 erano gli alunni iscritti a Montopoli. Nel passato anno scolastico il liceo Marconi (compreso Carducci e Falchi di Montopoli) contava 564 iscritti e il Cattaneo 938 per un totale di 1502 alunni, inferiore a quella popolazione scolastica che veniva ospitata nel 1994 nei locali di San Miniato stando ai dati dell’Osservatorio Scolastico Provinciale”. Un punto diverso, secondo Cavallini: “Valutare in questi termini e con queste prospettive la programmazione dell’edilizia scolastica vuol dire avere a cuore non solo i beni di proprietà pubblica, ma anche i soldi dei contribuenti che si sono spesi in questi anni (più di 10 milioni di euro) e che si vorrebbero spendere. E’ importante inoltre alcune riflessioni che, anche a livello comprensoriale, sarebbe opportuno mettere in evidenza. Fino all’anno 2008, anno del trasferimento del Marconi a San Donato, gli istituti scolastici superiori del Comprensorio erano a San Miniato e Montopoli, cioè nei due centri storici sicuramente meno facilmente raggiungibili. Questa scelta non era mai stata messa in discussione, tant’è che lo stesso Istituto Cattaneo fu costruito davanti al Liceo Marconi e comunque vicino all’Istituto Magistrale Carducci. Non so se quelle furono scelte politicamente azzeccate, lo furono però da un punto di vista sociale ed economico. I ragazzi andavano tutti in uno stesso luogo, potevano conoscersi e confrontarsi con altre esperienze. Il centro storico offriva un patrimonio artistico e culturale che avrebbe contribuito alla loro crescita. Le amministrazioni potevano convogliare in un unico luogo gli interventi per la creazione dei servizi complementari, potevano creare le infrastrutture necessarie (mense, impianti sportivi viabilità, trasporti) per tutta la popolazione scolastica. Potevano fare tutto questo, ma hanno perso questa grandissima opportunità e hanno preferito destinare i soldi che avrebbero ampiamente dato le risposte necessarie a quella idea di polo scolastico, in investimenti fallimentari (acquisto sede interporto) o buttandoli in interventi temporanei per adibire uffici ad aule o per portare i ragazzi a fare ginnastica in impianti a pagamento o per pagare professionisti che ci indicassero dove fare la scuola (visto che la politica non aveva il coraggio di scegliere). Adesso, in questa lunga attesa per conoscere se il futuro sito del nuovo Liceo Marconi, Fontevivo, è idoneo o meno e sarebbe anche il momento che le Amministrazioni finalmente dicessero perché non danno le risposte sui sondaggi effettuati (risposte che aspettiamo da Natale), sarebbe opportuno che i vari sindaci di questo Comprensorio ripensassero alla scelta fatta e dicessero veramente perché hanno abbandonato l’idea del polo scolastico, senza però raccontarci le balle e soprattutto, nel caso avessero l’idea, senza andare ancora a buttare soldi per strutture che, fatta salva la situazione di urgenza, sono uffici e non scuole. Per questo i cittadini hanno già dato”.