
Ci sarebbe margine per impugnare le multe prese ai varche della Ztl di Fucecchio davanti al giudice di pace, in primo grado di giudizio. A comunicarlo ai cittadini è Simone Testai capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Fucecchio. Una questione politica ma che se confermato quanto sostiene Testai diventerebbe immediatamente un ‘caso’ e dove i cittadini si troverebbero di fronte ad un disservizio causato in sintesi da una segnaletia stradale non immediatamente chiara e visibile così come pensata in un primo momento, dall’amministrazione guidata da Alessio Spinelli.
“Valutate il ricorso – dice infatti Testai – l’amministrazione comunale ha implicitamente ammesso le proprie colpe” dice Testai. Il documento a cui fa riferimento Testai dove si troverebbero gli estremi giuridici per impugnare le sanzioni ai sensi del codice della strada è la determina 134 del 15 marzo di quest’anno, che, dice Testai “Ammette che la segnaletica esistente è insufficiente, in particolare quella installata all’imbocco di via Lamarmora”. E spiega: “Sulla Ztl abbiamo già espresso il nostro parere con una mozione anche se la maggioranza tenta di mandare alle lunghe la sua discussione in consiglio comunale, e con precedenti comunicati, dove consigliavamo all’amministrazione di potenziare la segnaletica da noi ritenuta insufficiente e mal visibile. Vorrei sottolineare – prosegue – che anche la segnaletica posta all’inizio di via Carbonaie era posizionata in modo non visibile se non dopo l’accesso alla via, e che contestualmente all’installazione del nuovo pannello in via Lamarmora, il pannello in via Carbonaie è stato girato in modo da essere visibile da chi percorrendo via Marchiani svolta in detta strada”.
“Secondo noi l’amministrazione – attacca Testai -, oltre a estenuanti lungaggini nell’attivare la Ztl, cosa che sicuramente ha creato confusione nella cittadinanza, invece che informazione, ha sbagliato per sua stessa ammissione il posizionamento e la quantità di segnaletica, da ciò si spiega il numero di multe rilevanti. Vista la determina 134 del 15 marzo, invito i cittadini, soprattutto coloro che sono incorsi in più sanzioni, a fare ricorso dal giudice di pace”.
E si appella ai cittadini: “Il nostro gruppo – conclude Testai – resta a disposizione dei cittadini per fornire informazioni sull’eventuale ricorso; il nostro non è un invito alla disobbedienza, ma un invito alla tutela dei propri diritti. La proclamata ‘grazia’delle multe fatta dell’amministrazione era come sempre uno spot elettorale”. (m.b.)