M5S a Staffoli sulla sicurezza: “più risorse alle forze di polizia”



Serata all’insegna dei temi della sicurezza nel cuore delle Cerbaie, a Staffoli, per il Movimento 5 Stelle del Comprensorio, che domenica sera ha organizzato un dibattito al bar Mondiale alla presenza dei candidati locali di Camera e Senato Renato Scalia e Marco Bartalucci e dell’ex agente della DIA Giuseppe Vitale. A presentare la serata, organizzata non a caso in uno dei luoghi in cui i fatti di cronaca si sono intensificati negli ultimi tempi, la portavoce del Movimento a Fucecchio e consigliera comunale Lisa Giuggiolini.
“Un problema di spaccio conclamato, quello di Staffoli, al centro di un lavoro che in particolare il Movimento di Castelfranco sta portando avanti da molto tempo – ha dichiarato la Giuggiolini. – con tutte le difficoltà del caso, a cominciare dal reperimento delle informazioni sui furti di questa zona”.
Un tema che il Movimento vuole affrontare a partire da un reclutamento di nuove forze di sicuretta, in controtendenza con la stagione di tagli di questi anni. “In campagna elettorale mi capita in questi giorni di attraversare molte zone come questa, in cui ci sono anche problemi più gravi e la copertura delle forze dell’ordine è ancora più scarsa. Proprio in questa zona c’è stata non molto tempo fa una grossa operazione contro un’associaizone per delinquere dedicata allo spaccio. La Toscana è da tempo al centro di questi fenomeni – ha detto Renato Scalia, candidato nel collegio empolese. – Tutti gli allarmi che sono stati fatti dalla direzione antimafia sono caduti nel vuoto. Pisa e Livorno sono alcuni degli snodi maggiori del traffico di stupefacenti. E’ evidente che tutto questo si ripercuote sui cittadini specie in un momento storico come il nostro in cui si è assistito ad un generale smantellamento a suon di tagli di tutte le forze di polizia. Dal 99 ad oggi le forze di polizia hanno perso qualcosa come 30mila unità. Che si accompagnano ai 45mila in meno alla sanità. Si smantellano sanità, scuola, sicurezza. Di questo passo i cittadini dovranno difendersi da soli. Nel frattempo quelle che erano anni fa prime infiltrazioni, oggi rappresentano ad una vera e propria colonizzazione delle mafie in questa regione”.
“Fenomeni che inevitabilmente sono intrecciati con il tema dell’immigrazione – ha precisato Giuggiolini. – Migranti che vengono portati qui e sottoposti a caporalato e sfruttamento. I centri di accoglienza straordinaria hanno gestioni in cui l’ente locale non ha possibilità di vigilare. Noi abbiamo avuto un caso ad Empoli proprio alcuni giorni fa in cui c’è stato un blitz in un centro di accoglienza. In un territorio come il nostro che è vessato dal problema dello spaccio sapere che ci sono delle realtà in cui nessuno può davvero andare a controllare, questa cosa desta allarme. Ecco perché noi vogliamo gestire il fenomeno solo attraverso il percorso SPRAR, dando ai comuni gli strumenti per vigilare. Ma si rende necessario anche accorciare i tempi per la risposta in merito all’asilo politico, evitando che persone restino anni sul nostro territorio in attesa di sapere se saranno accettate o meno”.
Di qui l’esposizione del programma nazionale del Movimento per il settore, composto innanzitutto di un programma di sviluppo e incrementazione dei fondi dedicati alla sicurezza e alle forze dell’ordine. “Solo riferendomi all’esperienza personale, posso dire di essere stato vittima di tre casi di furti, in casa ed in azienda. Tutti e tre fatti in pieno giorno – ha raccontato il candidato castelfranchese Marco Bartalucci. – Anche per questo prevediamo di aumentare fondi e risorse alle forze di sicurezza. In Italia attualmente ci sono 110mila Carabinieri, 99mila uomini in Polizia, 75mila per la Guardia di Finanza. Il Movimento 5 Stelle vuole aumentare le unità e farle lavorare in modo coordinato fra loro. Parliamo di assunzione di 10mila nuovi agenti nelle forze dell’ordine, costruzione di due nuove strutture carcerarie, incremento risorse umane economiche e strumentali da destinare alle specialità di polizia, investimenti in strutture attrezzature ed equipaggio dovranno essere una priorità, revisione contrattuale periodica per il comparto sicurezza, attribuzione ai vigili del fuoco strutture e beni strumentali adeguati, miglioramento del trattamento economico dei lavoratori del comparto sicurezza, incremento delle risorse destinate al comparto sicurezza, riduzione progressiva del blocco del turn over, equiparazione delle rappresentanze dei vigili del fuoco a quelle dei corpi di stato, riorganizzazione della polizia locale e delle sue funzioni sul territorio”.
“Garantire un controllo del territorio più incisivo, con una maggiore presenza delle forze dell’ordine, anche per riappropriarci di luoghi che non ci appartengono più. Nel caso della vostra zona, il bosco, che dovrebbe essere dedicato a tutt’altro che allo spaccio. In sicurezza – dice Giuseppe Vitale. – La ricetta non ce l’ha nessuno, ma lavorandoci sopra si può arginare il fenomeno dei furti e della microcriminalità”.
Nilo Di Modica