Fontanelli: “Sport ha ruolo sociale importante, serve piano di investimenti”

14 febbraio 2018 | 12:14
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Fontanelli: “Sport ha ruolo sociale importante, serve piano di investimenti”

Il tema dello sport entra nel dibattito politico del Valdarno inferiore e del comprensorio del Cuoio in vista delle prossime elezioni politiche.

Ad aprire una riflessione politica sul tema è PaoloFontanelli candidato di Liberi e Uguali al Senato che dice: “Lo sport di base, quello giovanile e dilettantistico, sono anima e linfa della vita quotidiana di tanti paesi, cittadine e quartieri delle città: c’è un’umanità che resiste nei campetti sportivi”. Fontanelli ha mosso nel Valdarno i primi passi politici e non solo, visto che è nativo di Santa Maria a Monte ed è cresciuto a Santa Croce sull’Arno. L’esponente di LeU vanta anche delle presenze nei campionati dilettantistici proprio con le squadre di calcio del Valdarno inferiore (in particolare la polisportiva Primavera di Santa Croce) e ancora oggi si diletta a giocare settimanalmente nei campi di periferia.
“Il gioco del pallone, in particolare, è soprattutto occasione di aggregazione e integrazione e il calcio, ma anche le palestre di altri sport molto frequentati come il volley, il basket e altre discipline, rimangono risorse educative fondamentali e accessibili a tutti. In questi giorni abbiamo fatto un incontro provinciale con rappresentanti sportivi e sono emerse con forza questi punti. Anche con le tante persone incontrate nelle iniziative sul territorio è venuta fuori la questione, che ha profondi legami con il tema educativo dei giovani. I dirigenti di società sportive mettono a disposizione un impegno quotidiano e ci forniscono importantissimi suggerimenti. Lo sport di base, quello portato avanti da associazioni e società giovanili, svolge un ruolo sociale importantissimo e deve rientrare in un piano di investimento che metta in condizione i comuni di far crescere queste attività, assolutamente da sostenere sul piano educativo ma anche sotto il profilo delle strutture. Non sarà facile, ma con un segnale di cambiamento forte possiamo farcela”. (g.m.)