Trassinelli:’Esposto tardivo, assurdo l’impianto è comunale’

“Ho saputo dell’esposto dalla stampa e da una nota di Arpat, vergogna. Non ci è stato comunicato niente eppure fra qualche giorno è in programma la commissione ambiente. L’esposto è tardivo e l’impianto è del Comune”. Ad attaccare sull’esposto della polizia municipale di Castelfranco contro Waste Recycling per le maleodoranze e gli atti di Arpat che ne sono conseguiti, è il consigliere comunale del Movimento cinque stelle di Castelfranco di Sotto Luca Trassinelli che non ha mezzi termini.
“L’esposto in sé e per sé può anche essere positivo – spiega il consigliere Trassinelli – ma certamente è tardivo: sono 4 e anni, come minimo, che va avanti questa storia. Tutti sapevamo da dove proveniva il puzzo ed era necessario prestare fin da subito la massima attenzione. Inoltre è come se il Comune avesse fatto un esposto contro se stesso, in quanto l’impianto è di proprietà comunale. Sono anni che i cittadini sollevano la questione, fino ad arrivare a raccogliere delle firme che sono state depositate in Comune: circa 200, di cui l’amministrazione non si è mai interessata e ha fatto passare sotto silenzio. Bisognava agire prima, i cittadini non ne possono più di stare in casa con le finestre chiuse per le forti maleodoranze. Non è da paese civile. L’amministrazione comunale si è sempre nascosta dietro i formalismi e non ha mai preso a cuore la questione, che è di salute pubblica. Intanto ho fatto richiesta di accesso agli atti di Arpat per valutare bene la questione e poi, insieme al mio gruppo, decideremo gli sviluppi. A breve ci sarà la commissione ambiente, che non è stata assolutamente informata di niente su quanto è accaduto e sull’esposto in particolare e questo è vergognoso perché denota la mancata volontà di collaborazione della maggioranza. Sicuramente continueremo a dare battaglia in consiglio comunale e probabilmente chiederemo ai nostri portavoce in Regione di portare avanti la nostra battaglia. Tant’è che il potere di controllo e dei permessi è ora nelle mani della Regione”.
Mirco Baldacci