Pd San Miniato: “Nessuna proroga alla M3, già individuati Comuni disponibili”
“Né l’amministrazione comunale né il Pd intendono derogare sulla data del 30 settembre”. A dirlo è la stessa segreteria del Partito democratico di San Miniato, in risposta alle prese di posizione degli ultimi giorni di Cinque Stelle e Mdp. Un intervento per ribadire che il trasferimento dell’azienda M3 dovrà avvenire comunque entro la data stabilita, tanto che “sono stati già individuati alcuni comuni disponibili ad accogliere l’azienda”.
“Il secondo regolamento urbanistico, adottato nel 2014 e pubblicato il 30 settembre 2015 – si legge nella nota Pd -, dice chiaramente che entro tre anni l’azienda M3 deve cessare la sua attività nell’attuale sede di Ponte a Egola, per incompatibilità sotto il profilo della sicurezza ambientale con il contesto circostante, costituito da un quartiere residenziale. Questi tre anni di disciplina transitoria scadono, appunto il 30 settembre 2018. Su questa data né l’amministrazione comunale, né il Partito democratico intendono arretrare o derogare. E sono entrambi fortemente impegnati affinché questa data venga rispettata. Sia attraverso atti in consiglio comunale come le due mozioni approvate nel 2015 e 2016, nonché l’attività di costante monitoraggio delle congiunte commissioni consiliari Ambiente e territorio e Attività economiche e l’invito a relazionare sullo stabilimento in consiglio comunale nel giugno 2016 del Prefetto vicario Romeo e del comandante dei Vigili del fuoco provinciale D’Anna. Dall’altro lato l’amministrazione comunale sta portando avanti una serie di richieste sia direttamente alla ditta M3 sia ai vari enti preposti al controllo: Regione, Asl, Vigili del fuoco e Prefettura”.
“Sempre a tal riguardo – proseguono i democratici – l’amministrazione comunale, con il medesimo atto di pianificazione urbanistica, si era impegnata ad attivare i necessari confronti con gli altri enti competenti in materia, in primo luogo Regione toscana e provincia di Pisa e con il comune ospitante, al fine di sottoscrivere un accordo di programma che garantisca le condizioni per la delocalizzazione dell’azienda. Si è arrivati all’individuazione di alcuni comuni dichiaratisi disponibili ad accogliere l’azienda in oggetto in quanto hanno già sul proprio territorio aziende soggette alla normativa “Seveso” ed aree idonee ad insediamenti simili. La Regione Toscana ha verificato direttamente che ognuno di questi Comuni dispone di aree industriali di adeguata capacità insediativa e idonee caratteristiche per il trasferimento di un’azienda a rischio incidente rilevante quale l’azienda M3. Su tali ipotesi continueremo a lavorare d’intesa con la Regione Toscana e attivando i nostri consiglieri regionali, affinché lo spostamento dell’azienda diventi realtà entro il 30 settembre 2018″.