A scuola per imparare a differenziare, Casa dei comunisti contro le multe

“In queste settimane molti cittadini sono stati interessati da controlli effettuati dai vigili urbani con gli incaricati della raccolta porta a porta, che hanno prodotto una serie di verbali dovuti alla non corretta separazione dei rifiuti”. Per questo, Massimo Cavallini e La Casa dei Comunisti di Santa Maria a Monte chiedono al sindaco e alla sua amministrazione “di fermare la macchina della repressione con multe da 50 a 150 euro per gli errori degli utenti nel differenziare in modo non corretto i rifiuti urbani prodotti.
Noi crediamo che non sia sufficiente aver svolto alcune assemblee di frazione, aver distribuito gli opuscoli descrittivi sulla raccolta differenziata in quanto la differenziata è bel lungi d’essere spiegata con un piccolo manualetto o assemblee partecipate da poche decine di persone a volta. Essendo la raccolta differenziata estesa su tutto il territorio comunale, coinvolgendo le migliaia di famiglie che vi abitano composte non solo da giovani coppie ma anche da moltissimi anziani e stranieri, detta informazione dovrebbe essere più incisiva e continuativa, utilizzando i primi controlli per spiegare meglio come differenziare in modo corretto anziché fare le multe. Questo darebbe un’idea di un’amministrazione più vicina ai cittadini senza usare la repressione per fare la solita ‘cassa’ in quanto non è accettabile togliere 150 euro a una famiglia con la crisi attuale, mentre dovremmo usare la mano forte per chi abbandona i rifiuti a giro nel nostro territorio. Come Casa dei comunisti, proponiamo di iniziare un’educazione ambientale sulla raccolta differenziata partendo dalle scuole, elementari e medie, con interventi diretti a cadenza fissa come fosse una materia scolastica”.