Crocifisso, Aurora Rossi al Pd: ʺRinnegate il Dio in cui dite di credereʺ

28 luglio 2017 | 09:15
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Crocifisso, Aurora Rossi al Pd: ʺRinnegate il Dio in cui dite di credereʺ

“Una reazione scomposta, senza alcun rispetto per chi non la pensa come loro”. La consigliera Aurora Rossi di Forza Italia replica così alla posizione della maggioranza Pd, dopo la bocciatura della mozione per la reintroduzione del crocifisso in sala consiliare (leggi qui “Tutti devono sentirsi a casa”, la maggioranza sul crocifisso). “La maggioranza ha preferito tutelare chi potrebbe sentirsi offeso – dice Rossi – ma altrettanta attenzione non compare quando il gonfalone del Comune viene trascinato in cortei di dubbio gusto”.

“Sebbene mi fossi ripromessa di non intervenire per evitare strumentalizzazioni – precisa la consigliera – dinanzi alla reazione scomposta del Pd all’articolo con il quale la Lega Nord di Castelfranco di Sotto criticava la bocciatura della mia mozione sulla reintroduzione del crocifisso nell’aula consiliare, non posso oltremodo tacere. Se ho chiesto la reintroduzione del crocifisso in aula consiliare è perché l’ho ritenuto mio dovere e anche perché ritengo che sia logica ed essenziale la sua presenza, visto che è il simbolo della nostra cultura e della nostra identità e rappresenta tutti quei valori sui quali la nostra società si fonda. Come possono i consiglieri del Pd far finta di non comprendere ciò che il Consiglio di Stato e la Corte europea dei diritti dell’uomo hanno più volte affermato nelle loro sentenze? Come possono aver intravisto nella mia mozione, redatta solo ed esclusivamente facendo riferimento ed espresso richiamo a quanto sostenuto da queste due Corti, un attentato alla laicità dello stato?”.
Da qui l’affondo contro la scelta di partecipare con il gonfalone del Comune “a manifestazioni – dice Rossi – impregnate di volgarità”. “Questa maggioranza ha preferito tutelare chi, al momento di usufruire della sala consiliare, può sentirsi offeso o non gradire la presenza del crocifisso e, quindi, tutelare coloro che non gradiscono o si sentono offesi dai principi che questo simbolo rappresenta. A questo punto, allora – afferma Rossi – ad essere in discussione non è più la laicità dello stato, ma i principi stessi sanciti dalla nostra Costituzione. Peccato che altrettanta attenzione a non urtare la sensibilità altrui non la si dedichi nei confronti di chi si sente offeso nel vedere il gonfalone del Comune, che rappresenta tutti i cittadini, trascinato lungo i cortei di certe manifestazioni di dubbio gusto e impregnate di volgarità”.
Sotto accusa, in primis, gli esponenti della maggioranza che si definiscono cattolici: “Più che della coerenza degli interventi dell’opposizione, i consiglieri di maggioranza dovrebbero preoccuparsi della loro coerenza, specialmente quelli che si professano cattolici e che sabato mattina, oltre ad aver rinnegato i valori, le tradizioni e la cultura di questo Paese e dell’Europa, hanno rinnegato anche il Dio in cui sostengono di credere. Non valgono a nulla le giustificazioni che hanno dato i consiglieri del Pd dello scempio che hanno consumato in quella seduta: inutile il discorso del giovane capogruppo che in pochi minuti ha ripercorso la millenaria storia dell’Europa dandone una lettura molto ma molto personale e discutibile. Inutile l’astensione della nuova consigliera che, in evidente imbarazzo (vuoi perché era alla sua prima seduta, vuoi perché è catechista) ad un certo punto ha suggerito addirittura di affiancare al crocifisso anche un simbolo della religione islamica (come se i buddisti o gli induisti non avessero pari dignità). Tralascio poi chi si è addirittura dichiarato scocciato per dover di nuovo votare sulla questione del crocifisso. Sarebbe stato interessante anche ascoltare la dichiarazione dell’assessore che quel giorno era assente perché impegnato con i boy scout, visto che comunque non ha esitato a firmare il comunicato stampa in risposta all’articolo della Lega Nord”.
“I consiglieri del Pd – conclude Aurora Rossi – hanno consigliato di riascoltare lo streaming del consiglio comunale. Bene, ascoltate, perché a proposito di imbarazzo potete notare il loro, alla fine del mio appassionato intervento, che è stato e sempre lo sarà in favore del crocifisso. Concludo con l’augurio e con la speranza che alle prossime elezioni questa maggioranza sia spazzata via, così possiamo liberarci di questa amministrazione statica che finora poco o niente ha fatto per il nostro paese, che non ha rispetto per i valori veri e nemmeno di chi la pensa diversamente da loro”.