Striscione di CasaPound a San Romano, il Comune fa denuncia

20 luglio 2017 | 15:48
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Striscione di CasaPound a San Romano, il Comune fa denuncia

È un fuoco di sbarramento quello contro CasaPound, dopo lo striscione comparso ieri mattina (19 luglio) a San Romano, nel comune di Montopoli. Uno striscione “contro il business dell’accoglienza”, affisso lungo la Tosco Romagnola a pochi passi dall’immobile preso in gestione dalla Multicons per ospitare 24 profughi. Un modello di accoglienza contro il quale il sindaco Giovanni Capecchi è intervenuto pochi giorni fa. Da qui la presa di posizione da parte dello stesso primo cittadino, del Pd e della Cgil prov8inciale, contro ogni strumentalizzazione da parte di CasaPound.

“L’arrivo di migranti nel nostro Comune non è mai stato un problema – scrive il sindaco Capecchi – e non lo sarà neanche da ora in avanti, anche se CasaPound vorrebbe farlo credere con l’esposizione di uno striscione contro l’immigrazione. La nostra accoglienza risale a molti anni fa ed è ormai collaudata, il numero di persone presenti sul territorio comunale non ci risulta abbia creato ‘precarietà ed insicurezza’ nei nostri concittadini od alcun tipo di tensioni sociali. Tutto ciò anche grazie al nostro modo di accogliere che si è rivelato vincente rispetto ad altri. Noi non vogliamo distinguere fra profugo e profugo, noi sappiamo che queste persone hanno affrontato ogni giorno discriminazione, sfruttamento, dolore e talvolta anche la morte, sappiamo che buona parte dell’umanità versa in condizioni gravissime mentre pochi possono godere di uno sviluppo esagerato e sfrenato, noi vogliamo rivolgere la nostra attenzione alla persona a 360 gradi, la nostra cultura è quella dell’incontro e dell’accoglienza”.
“Occorre però che ognuno faccia la propria parte – prosegue il primo cittadino – a cominciare da una maggiore disponibilità e collaborazione internazionale, all’ istituzione di regole certe che permettano una maggiore equità nella collocazione di queste persone sui territori, fino ad arrivare ad una maggiore consapevolezza da parte degli enti locali in merito al rispetto degli accordi in materia di accoglienza.
Se poi accadono incidenti di percorso, come quello relativo all’ ultimo arrivo di 24 migranti sul nostro territorio inaspettato e senza alcun preavviso, dobbiamo reagire denunciando il nostro disaccordo sia nel metodo che nel merito. Non siamo d’accordo perché crediamo che per collocare persone sui territori sia indispensabile il coinvolgimento degli enti locali ma soprattutto perché, non condividiamo quel tipo di accoglienza e, come ho già avuto modo di spiegare, tutta la vicenda presenta alcune problematiche di carattere normativo che abbiamo il dovere di precisare e puntualizzare. Quindi ci dissociamo assolutamente da chi espone striscioni e rilascia dichiarazioni contro l’arrivo dei migranti, anzi siamo disponibili, qual’ ora ce ne fosse la necessità, a trovare una collocazione dignitosa ed idonea, secondo il nostro metodo di ospitalità, anche agli ultimi 24 arrivati”.

L’intervento del Pd provinciale
Sul caso interviene anche il Pd provinciale, per bocca del segretario Massimiliano Sonetti e del responsabile enti locali Samuele Fiorentini. “È inutile – dicono – che CasaPound cavalchi un episodio sul quale l’amministrazione di Montopoli ha posto attenzione comunicandolo pubblicamente già nei giorni scorsi. A Montopoli l’arrivo di migranti è sotto controllo e non c’è davvero bisogno degli striscioni abusivi di Casapound, che con slogan fantasiosi pensa solo a fare propaganda elettorale permanente. Sanno bene anche loro la situazione che sta vivendo il Mediterraneo e il nostro Paese in primo luogo, abbandonato dagli altri Stati e con amministratori che stanno facendo di tutto per gestire la situazione insieme agli organismi di Governo, sicurezza e agli operatori del settore. C’è solo da ringraziare per questo spirito di servizio e solidarietà, lontano dalle convenienze politiche e sempre inserito in un contesto di volontà di governare il fenomeno. Abbiamo già detto che i comuni della provincia seguiranno i parametri Anci, gli unici che possono faci controllare realisticamente la questione in base alle risorse che si hanno a disposizione”.

Pd e giunta di Montopoli
Secondo il Pd montopolese, invece, è necessario “non abbassare la guardia in merito a questi episodi illegali. CasaPound parla alla pancia delle persone per cavalcare i populismi. CasaPound, che si rifà all’ideologia fascista, dovrebbe fare meno calcoli elettorali. Bene ha fatto il comune ha rimuovere immediatamente lo striscione”. Uno striscione contro il quale la giunta annuncia la presentazione di una denuncia “in quanto non era stato autorizzato. Condanniamo l’atto illegittimo – si legge in una nota – e affermiamo la nostra lontananza all’ideologia fascista di CasaPound. Nella nota che abbiamo inviato in questi giorni in merito all’accoglienza a Montopoli riguardante gli ultimi arrivi, abbiamo precisato che il nostro dissenso è relativo ad un episodio che secondo noi è viziato sia sotto il profilo procedurale che formale, ma l’impegno per un’accoglienza che impegna tutti i comuni della nostra provincia resta un punto fermo per la nostra amministrazione comunale”.

Cgil: “Alcuni fanno dell’accoglienza un affare, ma è facile attaccare uno striscione”
“A nostro giudizio – scrive la Cgil di Pisa – è vero che sono da condannare metodi e pratiche di chi fa della gestione dell’accoglienza dei profughi un affare, senza peraltro investire in modo corretto i fondi stanziati dall’Unione Europea e senza praticare concrete politiche di integrazione, ad esempio con corsi di lingua ed iniziative culturali, favorendo una sistemazione diffusa in piccoli gruppi e quant’altro necessario ad una convivenza con le comunità che accolgono in maniera condivisa e il più serenamente possibile.
Su questo invitiamo il Prefetto a vigilare sulle cooperative affidatarie e ad informare preventivamente i sindaci delle decisioni che ricadono sui rispettivi territori. Ma Casa Pound continua a diffondere un’ideologia che conosciamo benissimo fomentando odio con una propaganda palesemente falsa. Del resto basta dare un’occhiata alle loro posizioni sul web per capire di chi stiamo parlando, il loro mantra è la superiorità della “razza” bianca su tutte le altre”.
“In questi anni – aggiunge la Cgil – è aumentata la povertà ed è cresciuto il divario tra ricchi e poveri, chi lavora ha aumentato i ritmi per paura di perdere il posto, chi è in cerca di lavoro o non lo trova si deve accontentare di sistemazioni precarie, l’età pensionabile è aumentata senza lasciare spazio all’ingresso dei giovani, è aumentata sia la corruzione che l’evasione fiscale e contributiva. Tutta colpa degli immigrati? Mentono sapendo di mentire. L’unico scopo è quello di fomentare una guerra fra poveri obiettivo facilmente più raggiungibile perché rifarsela con chi sta peggio è più semplice. Più impegnativo è affrontare le cause che sono alla base delle attuali condizioni, perché lottare contro chi gode di privilegi, contro un sistema che crea profitti da capogiro e posizioni di privilegio e di rendita sia nella classe dirigente pubblica che in quella privata è più difficile ed è in questo che sta tutta la loro codardia.
Troppo facile attaccare uno striscione nel rinfrescante buio di una notte estiva. Siamo arrivati al punto che c’è chi su Facebook candidamente esulta per la morte di bambini immigrati. Fermiamoci, fermiamoci davvero e riflettiamo. Cogliamo l’occasione di esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza all’ Aned, all’Anpi ed alla comunità di Empoli, anch’essa colpita dallo sfregio di una svastica sulla lapide che ricorda i deportati nei campi di concentramento nazisti ed i partigiani morti per la liberazione del nostro Paese”.