“Faccia le sue scelte senza provocazioni”, Gabbanini replica a Frosini

“Mi limito molto serenamente a ribattere alle affermazioni che toccano da vicino il mio operato e quello dei miei collaboratori”. E’ in questa riga l’intento e il succo di una lettera aperta con la quale il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini replica all’ex sindaco di San Miniato Angelo Frosini. Con una lunga parte sul liceo Marconi.
Di seguito il testo integrale della lettera di Vittorio Gabbanini.
Amministrare la cosa pubblica implica sempre assunzione di responsabilità, trasparenza, consapevolezza di quanto i propri interlocutori siano in primo luogo i cittadini a cui dare conto del proprio operato. E’ stato questo il mio costante impegno e il mio obiettivo prioritario, pur nelle mille difficoltà che in molti casi accompagnano il lavoro del sindaco. Mi lascia dunque molto perplesso la lettera inviata da Angelo Frosini alla Segretaria del Circolo Pd di San Miniato, Elisa Nesti, non tanto per la decisione di abbandonare il partito, proposito di cui si parlava da tempo, quanto piuttosto per le motivazioni addotte, che sembrano in molti casi da far risalire all’attuale amministrazione, colpevole, a suo dire, di decisioni e comportamenti, alcuni dei quali, al contrario, risalgono a tempi antecedenti e di cui oggi subiamo varie conseguenze, pronti comunque a farvi fronte nell’interesse della collettività. Senza entrare nel merito del disagio che la lettera lascia trasparire per le scelte di un partito in cui Angelo Frosini ha militato per tanto tempo e al quale sente di non poter più appartenere, mi limito molto serenamente a ribattere alle affermazioni che toccano da vicino il mio operato e quello dei miei collaboratori.
Si criticano le decisioni assunte relativamente all’ubicazione del Liceo Scientifico “G.Marconi”. Ricordo ad Angelo Frosini che, sotto la sua amministrazione, quello stesso Liceo fu spostato a San Donato, nonostante il parere contrario dei responsabili Asl. Riporto di seguito la nota del Dott.Gabriele Mazzoni e della Dott.ssa Maria Grazia Petronio del 10 Luglio 2008 (Prot. 36095) “Riteniamo che, allo stato attuale, la presenza della scuola nell’area suddetta può essere causa di un alto rischio di incidenti stradali e di esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico da polveri e rumore determinati dal traffico intenso, per lo più di mezzi pesanti, dovuto sia ai cantieri in atto che alla presenza di attività di movimentazione merci nonché alla viabilità ordinaria della Bretella del Cuoio verso la Superstrada e viceversa. Per questi motivi siamo convinti che una soluzione alternativa a tale ubicazione sarebbe necessaria”.
Ricordo altresì che il terreno dove sorge la sede originaria del Liceo è sottoposto da tempo a movimento franoso, non garantendo sufficiente sicurezza per il futuro, in più non ha lo spazio necessario alla costruzione di una scuola, come ribadito dagli stessi tecnici della Provincia in occasione dei sopralluoghi.
Sottolineo come il Comune di San Miniato, sotto la mia amministrazione, abbia dovuto rimediare all’indebitamento di oltre 22 milioni di euro lasciati in eredità da quella precedente, oggi ridotto a poco più di 5 milioni. Non si può disconoscere il peso assunto da un progetto che ha imbrigliato San Miniato nelle redini del Consorzio Etruria, oggi in corso di rescissione del contratto grazie a un arbitrato! Si tratta di situazioni ereditate che si sta cercando di gestire al meglio, pur tra innumerevoli ostacoli.
Per quanto riguarda la rimozione delle lapidi dell’eccidio del Duomo, non ci sono state pressioni, quanto piuttosto la volontà di dare attuazione a un percorso condiviso che prevede il trasferimento definitivo verso il Museo della Memoria, i cui lavori sono in corso d’opera. Il 25 aprile ero ricoverato all’ospedale di Empoli per un intervento chirurgico urgente, preoccupato per la mia salute e dispiaciuto di non poter essere presente alle celebrazioni.
Infine non posso che essere colpito e addolorato dalle tentate strumentalizzazioni sul caso dell’assessore Bertini, di cui ho sempre apprezzato l’onestà e la trasparenza. Si tratta di un illecito amministrativo accertato che l’assessore ha già provveduto a soddisfare, secondo quanto prevede la legge: non è da mettere minimamente in dubbio la limpidezza del suo operato. Sono stati ormai ben illustrati in tutte le sedi i diversi momenti che hanno generato questo episodio che è chiaro in ogni suo aspetto, tanto da non lasciare spazio ad equivoci.
Faccia dunque serenamente le sue scelte Angelo Frosini, senza ricorrere a poco credibili provocazioni, senza chiamare in causa chi niente ha a che vedere con le sue complesse decisioni ideologiche e si impegna ogni giorno per fare al meglio il proprio dovere.
Vittorio Gabbanini
sindaco del comune di San Miniato