Consiglio aperto a San Miniato, Corsi: “Non strumentalizzate i ragazzi”

L’accusa è quella di una memoria “politicizzata”, per certi versi “strumentalizzata per indottrinare i ragazzi”. A dirlo è il consigliere sanminiatese di Forza Italia Carlo Corsi, a margine del consiglio comunale aperto della scorsa settimana sul pellegrinaggio degli studenti ai campi di sterminio.
“Ho ascoltato le parole di un rappresentante dell’Anpi e degli organizzatori, a cominciare dalla figlia di Italo Geloni, e ho sentito toni e parole che onestamente mi sembravano sbagliati. A quel punto ho replicato, ho cercato di ieri la mia ma sono stato zittito con la scusa che quello non era il momento idoneo. Ho preferito lasciar perdere perché c’erano i ragazzi e le famiglie, ma mi sembra singolare che si impedisca ad un consigliere di parlare in consiglio comunale, aperto o chiuso che sia”. Da qui la posizione dell’esponente di Forza Italia, convinto che certe ricorrenze siano troppo politicizzate. “Non si possono usare queste esperienze per indottrinare i ragazzi – dice Corsi – usando termini ed espressioni che puntano a mettere in relazione la destra di oggi con quella di allora. Io sono il primo ad essere contro quello che è successo, ma siccome si va in pellegrinaggio anche con una buona parte di soldi pubblici, mi sembrerebbe giusto che qualche volta si andasse anche alle foibe. È vero che le vittime sono state molte di meno, ma si tratta comunque di una vicenda drammatica di quel periodo storico. Se in un consiglio comunale voglio dire queste cose non accetto che mi sia impedito di parlare. Se i consiglieri devono venire ai consigli aperti solo ad applaudire smetterò di andarci. Sembra che l’unico demonio della storia sia stato Hitler, ma non è così”.