Insetto nel piatto nella mensa, per Testai il caso non è chiuso

“Informerò il prefetto dell’accaduto, chiederò alla presidente della Garanzia e Controllo di convocare la Commissione in forma pubblica affinché possano parteciparvi con ‘spirito libero’ da qualsiasi paura di ritorsione legale, la commissione mensa e i genitori attuando così un vero strumento di trasparenza a tutela dei lavoratori del comparto mensa e dei fruitori della stessa”. Lo annuncia il capogruppo Fi di Fucecchio Simone Testai riguardo al ritrovamento di insetti e corpi estranei nei pasti della mensa scolastica (qui Fucecchio, nei piatti della mensa c’era un’ape e terra).
“Il giorno 3 aprile – spiega Testai – tramite pec ho fatto richiesta di accesso agli atti, presentata al sindaco, all’Ufficio Scuola e alla Fucecchio Servizi; richiesta nella quale chiedevo copia della mail e della documentazione fotografica inviata dalla scuola agli uffici competenti, modalità e tempistiche con cui era stata avvisata l’USL dell’accaduto affinché potesse fare le verifiche del caso; le verifiche che l’Amministrazione Comunale e Fucecchio Servizi avevano fatto o avevano intenzione di fare sulle procedure di trasporto e di sporzionamento degli alimenti, ed altri chiarimenti, chiedendo risposta con urgenza vista la gravità dell’accaduto, così come previsto dall’art. 12 del regolamento del C.C. (diritto all’informazione del Consigliere Comunale). La mia richiesta non ha avuto riscontro nemmeno in via informale, tramite una chiamata da parte di un dirigente di Fucecchio Servizi, di un addetto dell’Ufficio scuola o chi altro, tant’è che arrivato al 28 aprile senza alcuna risposta, ho inviato richiesta formale alla Presidente della Commissione Garanzia e Controllo di indire una commissione su tale fatto.
Il 29 aprile è stato pubblicato l’esito della conferenza stampa indetta dal sindaco, dal vicesindaco con Delega alla Scuola e dal presidente della Fucecchio Servizi i quali hanno riferito una serie di anomalie e di mancate procedure che avrebbero consentito certamente una più chiara disamina dell’accaduto.
Gli stessi concludevano lamentandosi per l’eccessivo allarmismo con cui i genitori avevano appreso la notizia con conseguenti richieste di chiarimenti, e minacciando presunti danni d’immagine nei loro confronti e delle società rappresentate.
Se da un lato chi amministra e gestisce la cosa pubblica, manaccia ritorsioni legali per presunti danni d’immagine, dall’altra non si preoccupa di essere la prima parte a rispettare i regolamenti e ed i ruoli istituzionali che ricoprono, tant’è che ad oggi nessuna informazione richiesta mi è stata ancora fornita.
Per tale motivo, vista la reticenza delle parti interessate a concedere i documenti richiesti; ritardo che fa nascere più di un sospetto sulla correttezza e sulla linearità delle procedure che ogni interprete chiamato in causa avrebbe dovuto attuare; proprio per tutela dei lavoratori del comparto mensa, dei nostri figli e degli operatori scolastici a cui vengono somministrati i pasti; considerato il fatto che l’amministrazione e la Fucecchio Servizi non hanno tenuto in considerazione le richieste effettuate”.
Un bisogno di verità che a Testai suona strano “In una amministrazione comunale dove il consiglio si riunisce sempre più sporadicamente, (è dal 20 di febbraio che non si riunisce) dove il diritto all’informazione dei consiglieri nella migliore delle ipotesi viene osteggiato o spesso disatteso come in questo caso e dove anche il diritto di critica da parte dei cittadini che si possono sentire lesi da fatti che li hanno riguardati direttamente, viene represso con pubbliche minacce di azioni legali, o come accaduto in passato chiamate dalla polizia locale, o addirittura con denunce fatte da amministratori verso cittadini, il tutto al fine di smorzare qualsiasi critica che vada contro l’azione politica ed amministrativa; la più minima parvenza di democrazia è ormai caduta; vediamo se anche questo strumento di dibattito (Commissione Garanzia e Controllo); verrà evitato dall’amministrazione che sa di non poter competere in un confronto di idee aperto ed a parità d’informazioni”.