Pd, Sonetti è il nuovo segretario: lo ha scelto la metà degli aventi diritto

14 marzo 2017 | 11:44
Share0
Pd, Sonetti è il nuovo segretario: lo ha scelto la metà degli aventi diritto
Pd, Sonetti è il nuovo segretario: lo ha scelto la metà degli aventi diritto
Pd, Sonetti è il nuovo segretario: lo ha scelto la metà degli aventi diritto

Se doveva essere il segretario della pace, quello capace di traghettare il Partito oltre i prossimi congressi in maniera unitaria, beh, l’obiettivo nasce già fallito. Massimiliano Sonetti è il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico, che colma il vuoto lasciato dal dimissionario Alessio Lari ma che potrebbe essere un segretario pro tempore, in vista degli importanti impegni.

Dei 320 membri dell’assemblea, presieduta da Linda Vanni, solo 137 – poco più della metà – hanno dato la preferenza all’ex vicesindaco di Pontedera. Quasi altrettanti – 125 – hanno invece eletto Paolo Panattoni nuovo tesoriere. Determinante, in qualche modo quindi, la componente della mozione Orlando, che aveva annunciato “sostegno critico” e per senso di responsabilità a Sonetti ( leggi anche Pd Pisa converge su Sonetti “per responsabilità, dopo l’out out di Gelli”).
Al Circolo Arci Pisanova Sonetti, dopo aver ringraziato il predecessore Alessio Lari, il tesoriere uscente Landucci e anche l’ex segretario Francesco Nocchi, ha tracciato la via che precederà le primarie del 30 aprile. “Siamo già al lavoro perché il percorso congressuale possa essere l’occasione di confronto e discussione aperta sui temi che il nostro partito dovrà portare avanti per l’Italia. Inutile nasconderlo: il Pd non sta attraversando un momento facile, così come il nostro Paese, ma dobbiamo ripartire dalle cose buone fatte in questi ultimi anni come le importanti leggi approvate sotto il Governo Renzi e quelle che sta portando avanti Gentiloni. Mi riferisco al dopo di noi, alle unioni civili, al job act, che non ha tolto diritti ma li ha più equamente distribuiti”.
Riguardo ai fuoriusciti dal Pd ha detto: “Sia chiaro, nessun risentimento verso coloro che sono usciti creando nuovi soggetti a sinistra, sebbene non condivida né il merito né il metodo dell’operazione, ma non era possibile continuare su quella strada, con una minoranza che puntualmente attaccava il nostro segretario presidente del consiglio. Sebbene la vicenda mi abbia addolorato, penso che sia stata la scelta più coerente. Non sarò un segretario equidistante ma garantirò piena tribuna a tutti, pertanto come primo atto chiederò un incontro al sindaco Filippeschi per confrontarmi con lui, condividere i punti di forza della città a dimostrazione che il partito dopo mesi di stallo ha ripreso a camminare. Avvierò un’azione di ascolto con il resto dei sindaci della Provincia per far sentire loro la nostra vicinanza e il nostro impegno ad avviare un percorso comune. Adesso dobbiamo pensare al Pd, al percorso congressuale che partirà nei prossimi giorni sui territori, al bisogno di condividere idee intorno ai temi nella nostra agenda politica, che dovrà avere una visione di Governo. E mi riferisco al tema del lavoro, del cambio di paradigma che sta subendo il mondo della produzione, il tema dell’immigrazione da non accostare esclusivamente alla parola sicurezza, delinquenza ed emergenza. Le criticità si affrontano attuando politiche integrate, dove ogni soggetto contribuisce per la sua parte. Così un partito plurale e maggioritario deve comportarsi. Il Pd è nato con la necessità di creare una comunità di donne e uomini in grado di progettare il futuro entro il perimetro valoriale del centro sinistra e a quel grande lascito filosofico prima ancora che religioso che è ‘la pietas’. Con questo spirito affronterò il mio mandato, aprendo questo impegno di condivisione politica anche con chi non ha condiviso il percorso che ha portato alla mia elezione. Serve ritrovare la giusta unità per ripartire e affrontare con forza i traguardi futuri”.