Arci schierata per il No, ma la Casa Culturale non ci sta

26 novembre 2016 | 18:47
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Arci schierata per il No, ma la Casa Culturale non ci sta
Arci schierata per il No, ma la Casa Culturale non ci sta
Arci schierata per il No, ma la Casa Culturale non ci sta

Il senso del manifesto che dallo scorso 20 novembre è appeso alla bacheca della casa culturale di San Miniato Basso, dove ha sede anche il circolo Arci è questo: caro tesserato quando vai a votare per il referendum vota secondo libertà di coscienza. Si potrebbe poi aggiungere per rendere più comprensibile la cosa, senza tenere conto delle indicazioni date dal livello nazionale e locale dell’Arci.

Si parla del referendum costituzionale che si svolgerà il 4 dicembre prossimo, dove la contrapposizione tra il fronte del Sì e quello del No cominciano a farsi sentire e la tensione anche per l’avvicinarsi alla data delle consultazioni, ora fa scricchiolare qua e là alcuni soggetti che storicamente gravitano nell’universo del centrosinistra e in qualche modo politicamente afferiscono la Pd. Una presa di posizione forte da parte del circolo che rivendica una sorta di autonomia dei propri tesserati e soprattutto biasima la decisione dei livelli superiori di schierarsi con il No, con tanto di avviso scritto che non lascia spazio all’immaginazione. Politicamente questo passaggio avrà un peso e forse aprirà nuovi scenari di confronto in vista del referendum. Se si pensa poi che si tratta di una decisione del consiglio di uno dei circoli più importanti della Toscana e il più importante del Comprensorio, che conta migliaia di iscritti la questione assume un rilevanza anche culturale. In sostanza quindi il circolo di San Miniato basso rivendica l’autonomia dei singoli tesserati ribadendo che i livelli superiori non avrebbero dovuto dare indicazioni di voto.
L’antefatto
Tutto nasce a Pisa, lo scorso giungo, quando Arci, Anpi e Cgil durante una riunione dei livelli territoriali delle tre organizzazioni decisero di prendere una posizione a favore del No recependo del resto quella che era l’indicazione data dai livelli nazionali. In quella riunione si dette un indirizzo politico da parte questi tre soggetti che in Toscana e in provincia di Pisa contano migliaia di tessere rimarcando la contrarietà al referendum confermativo. La declinazione per non sembra essere arrivata in modo omogeneo sui livelli locali. Qui si è creato una sorta di cortocircuito che si è manifestata sui territori. Il primo effetto sarà che avremo persone che appartengono ad organismi schierati per il Sì che voteranno No e viceversa. Un malumore che per mesi è serpeggiato sul territorio e che ora comincia ad affiorare partendo da San Miniato Basso.
Sulla vicenda del manifesto appeso dal 20 novembre alla Casa del Popolo al momento nessuno è intervenuto, ma indiscrezioni parlano di alcuni tesserati di San Miniato Basso, che dopo la presa di posizione dell’Arci nazionale per il No abbiano addirittura restituito la tessera,si tratterebbe di 2 o 3 iscritti. Indiscrezioni sintomo di un disagio che ha costretto il consiglio del circolo a intervenire in qualche modo cercando di salvare entrambe le posizioni. Ora vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.

Gabriele Mori

Il testo del manifesto
“Il consiglio direttivo del Circolo Arci Casa Culturale esprime il proprio dissenso con quanto rappresentato dall’Arci sia del nostro comprensorio che nazionale. La scelta di questi organismi di dare indicazioni di voto non è assolutamente condivisa da questo consiglio. Il nostro circolo ha sempre garantito la pluralità di vedute e di opinioni e si è sempre prodigato per dare spazio a tutti coloro i quali nel rispetto dei principi dello statuto, volessero utilizzare i nostri locali. I nostri soci sono e saranno sempre liberi di avere il propri convincimenti, lasceremo sempre spazio al confronto ed alle pluralità, portando avanti tutte quelle attività che ci hanno contraddistinto e reso il circolo più grande del territorio e di sicuro uno dei più grandi della Toscana.

Faremo sentire la nostra voce nelle opportune sedi della confederazione ed inviteremo i dirigenti della stessa, sia locali che nazionali, ad occuparsi di più dei problemi delle nostre realtà, frequentando i nostri locali quando ci sono attività per i soci e non solo come vetrina per i propri esclusivi interessi”.

Circolo Ricreativo Arci casa Culturale
San Minaito Basso