‘Vota no’ e i goliardi del Pd S. Miniato si scatenano con Lotti






Dopo la rabbia iniziale il Pd sanminiatese l’ha presa quasi col sorriso, facendo spallucce: “Ci metteremo un tappeto”, ha suggerito qualcuno. Del resto la pioggia di ieri ne giustificava benissimo la presenza, tanto che nessuno ci ha fatto caso. Sotto quel tappeto, in realtà, è stata nascosta la scritta “Vota No” che qualcuno ha voluto riservare all’arrivo di Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, ospite ieri nella città della Rocca per aprire la festa autunnale dell’Unità.
Un messaggio all’indirizzo dell’onorevole ma soprattutto degli esponenti del Pd di San Miniato, impresso con una bomboletta spray proprio di fronte all’arco di ingresso dell’ex frantoio di San Francesco, che ospiterà la festa dell’Unità nei tre weekend di Mostra mercato del tartufo. Un atto di contestazione che non ha comunque tolto niente all’appuntamento con Luca Lotti, arrivato dalla Valdelsa e poi ripartito per una cena a Fucecchio. Un’occasione per sostenere la ragioni del sì al referendum e insieme tagliare il nastro della cucina targata Pd che nei prossimi tre fine settimana sarà all’opera per servire piatti al tartufo e non solo. (continua a leggere dopo la galleria fotografica)
Ad accogliere Lotti c’erano anche tre sindaci del comprensorio: oltre al “padrone di casa” Vittorio Gabbanini anche i colleghi Giulia Deidda e Gabriele Toti. Assieme a loro anche il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, il consigliere regionale Antonio Mazzeo e il segretario del Pd pisano Alessio Lari. A fare gli onori di casa, ovviamente, il neo segretario dell’unione comunale Simone Giglioli.