Coperte le vasche al depuratore Waste, M5S: “Merito dei cittadini”

10 novembre 2016 | 18:17
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Coperte le vasche al depuratore Waste, M5S: “Merito dei cittadini”

I consiglieri Cinque Stelle di Castelfranco lo definiscono “un importante passo in avanti”, rivendicandone il merito, però, ai “tanti cittadini che con le loro denunce hanno contribuito a far emergere il problema”. Il riferimento è alla recente conclusione dei lavori per la copertura delle vasche del depuratore, in gestione a Waste Recycling, visitato venerdì 4 novembre dalla commissione ambiente del Comune. Un’occasione per fare il punto sui lavori e sulle prospettive dei nuovi proprietari di Herambiente, che nell’occasione avrebbero fatto anche riferimento ad un “obiettivo non divulgabile” che ha messo già in allarme i Cinque Stelle.

“Con qualche mese di ritardo rispetto al progetto – ricordano i Cinque Stelle – che doveva terminare il 31 agosto, e dopo molti anni di fenomeni di maleodoranze, abbiamo constatato che le vasche per la depurazione dei liquami inquinati, sono coperte con strutture in alluminio pedonabili.
Un grosso passo avanti che ci auguriamo possa migliorare l’aria di questa zona. Non tutte le maleodoranze di questi anni hanno avuto causa nel depuratore di Castelfranco, però quest’ultimo ha certamente contribuito alle stesse. Sfortunatamente, quasi tutti i castelfranchesi hanno imparato a riconoscere questi fenomeni odorigeni, vuoi per la ripetitività e vuoi per la caratteristica di perdurare per giorni. Come M5S, vogliamo ringraziare i cittadini per questo importante risultato raggiunto. In particolare tutti coloro che, grazie alle loro denunce ad ogni livello, hanno contribuito a far emergere il problema agli organi competenti, pressando per una sua soluzione. Ci fanno pertanto sorridere le rivendicazioni in merito di sindaco e assessore, quasi fossero loro i protagonisti e i realizzatori dei lavori, anziché una ditta privata”.
Detto questo, però, i Cinque Stelle sottolineano anche che “nonostante le coperture e le tecnologie di monitoraggio, per il futuro – dicono – nessuno può garantire l’assenza di condizioni anomale di malfunzionamento o di guasto impiantistico che potrebbero dar nuovamente campo a maleodoranze. Gli incidenti alla centrale atomica di Fukushima o agli impianti chimici tedeschi, dimostrano come la completa valutazione ed esclusione del rischio siano impossibili, pur nella buona conduzione impiantistica e nella corretta applicazione tecnologica”. Da qui il richiamo ad Arpat: “Perché siamo ancora in attesa – ricordano – di ricevere chiarimenti da Arpat per gli episodi che si sono verificati nel mese di settembre quando, come afferma lo stesso dipartimento regionale, vi è stata discordanza tra la situazione reale e i dati ricevuti dagli strumenti di monitoraggio”.
“Durante l’incontro in Waste – proseguono i consiglieri – abbiamo avuto modo di conoscere anche gli organi amministrativi di Herambiente Spa, che ci hanno brevemente illustrato i 14 anni di vita ed i risultati raggiunti di questo gruppo a partecipazione pubblica del 51%. Fra i dati esposti, ci ha colpito come l’azienda sia passata dal 25% al 37% di materia prima inviata a incenerimento. Infatti, come movimento 5 Stelle preferiamo forme di gestione del ciclo dei rifiuti indirizzate a una progressiva esclusione dell’incenerimento stesso. Abbiamo colto l’occasione per chiedere di illustrare le prospettive del gruppo HeraAmbiente per la Waste Recycling. La risposta, di natura generale, ha indicato obiettivi quali l’incremento dimensionale ma anche tipologico significativo, pensando anche ad incrementare le attività di recupero di materia, concludendo il discorso con l’accenno ad un obiettivo ancora non divulgabile”.
A questo punto, non è mancato un accenno al pirogassificatore, “per il quale respingiamo ogni accusa, se pur velata – aggiungo i Cinque Stelle – in relazione al destino della ditta produttrice dell’impianto. Le ragioni per le quali la sperimentazione dell’impianto non si è conclusa sono sicuramente più note alla ditta che a noi. L’incontro si è concluso con la rassicurazione dei vertici della azienda riguardo al desiderio di vivere serenamente in questo territorio. Questo è sempre stato l’obiettivo del nostro impegno in queste vicende per cui con estrema serenità, ci auguriamo che questo desiderio sia raggiunto. In concreto, auspichiamo l’assenza di nuovi episodi critici e una azione ancora più forte dell’azienda verso la realizzazione di nuove forme di recupero di materia escludendo l’ipotesi di incenerimento. Se in passato abbiamo portato molti cittadini a ribellarsi, ancora oggi siamo pronti a riprendere con altrettanta serenità la nostra battaglia, contro la realizzazione di impianti di termici di trattamento dei rifiuti”.