
“L’amministrazione ha sollecitato più volte Regione e Consorzio sia per la manutenzione, sia per la realizzazione di questo parco urbano, perché l’area di Roffia è una ricchezza per il nostro territorio, ma non possiamo scavalcare le competenze. La nostra attenzione resta massima, com’è sempre stata, raccogliamo le sollecitazioni dei cittadini e ci auguriamo di riuscire a valorizzare quest’area quanto prima, in fondo a chi non piacerebbe vedere realizzato un parco urbano nel nostro territorio?”. Lo ha detto il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, commentando la raccolta firme avviata dal consigliere comunale Alessandro Niccoli (leggi qui Parco pulito e sicuro, per Roffia c’è la raccolta firme).
“La cassa di espansione di Roffia non è di proprietà comunale – precisa il sindaco Gabbanini -. Una parte della cassa è della Regione Toscana, mentre il tratto che si trova lato Arno è ancora di proprietà della Draga Borgioli spa, azienda con la quale il Comune di San Miniato ha avuto un contenzioso e che solo da poco ha trovato un accordo economico per giungere all’esproprio. I terreni di Borgioli, una volta risolto il contenzioso, saranno trasferiti alla Regione Toscana, perciò, alla conclusione di questo percorso, l’area non sarà comunque di proprietà comunale”.
Il sindaco, poi, respinge le accuse che riguardano la manutenzione dell’area. “La manutenzione delle sponde e degli argini è già stata affidata al Consorzio di Bonifica che deve ancora ricevere il finanziamento dalla Regione Toscana per programmare, avviare e realizzare i lavori (primo tra tutti lo sfalcio delle sponde e degli argini) – precisa il sindaco -. Oltre a questo va considerato che il lago di Roffia attualmente è ancora un cantiere. Deve infatti essere conclusa la fase di collaudo che potrà terminare solo dopo gli interventi, ora in fase di appalto ed affidamento, utili alla realizzazione di alcune lavorazioni marginali di completamento. Mi stupisce molto che un consigliere comunale non sia informato su come sta la questione legata al bacino di Roffia e attribuisca al Comune una responsabilità che non ha, coinvolgendo i cittadini in una raccolta firme che parte da un’inesattezza”.