Niccoli sulla petizione: “Basterebbe tenere pulito quello che c’è”

13 settembre 2016 | 17:20
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Niccoli sulla petizione: “Basterebbe tenere pulito quello che c’è”
Niccoli sulla petizione: “Basterebbe tenere pulito quello che c’è”
Niccoli sulla petizione: “Basterebbe tenere pulito quello che c’è”

“Non si tratta di creare un parco, ma semplicemente di tenere pulito quello che c’è, a cominciare dal percorso ad anello segnalato anche nella carta turistica del comune di San Miniato”. Alessandro Niccoli, consigliere comunale di San Miniato Possibile, ribatte così alla posizione del sindaco Vittorio Gabbanini in risposta alla petizione lanciata pochi giorni fa sul sito change.org (leggi qui Roffia, Gabbanini: “Anche noi vogliamo il parco”). Petizione che chiede più decoro e sicurezza per il bacino di Roffia.

“Mi preme sottolineare – scrive Niccoli – che la petizione non parte da ma ma da un cittadino. Un cittadino che al bacino di Roffia è rimasto vittima dell’incuria e della mancanza di vigilanza, subendo un furto all’interno della propria autovettura. Un problema noto e frequente di cui si dovrebbe occupare il sindaco. La petizione è poi stata appoggiata e promossa da molti altri cittadini a seguito di dibattito, e il sottoscritto l’ha semplicemente accolta e condivisa».
Niccoli precisa anche che la petizione non è indirizzata solo al comune, ma anche al presidente della regione Enrico Rossi in quanto ente proprietario di una parte dell’area: “Il sindaco, evidentemente, che guarda caso dice di volere anche lui un parco urbano – afferma Niccoli -, non legge bene la petizione e i suoi destinatari, preso solo ad attaccare personalmente l’iniziativa di un consigliere e di tanti cittadini, già oggi più di cento, solo per fare polemica e respingere iniziative costruttive e del tutto rispettose”.
Da qui la precisazione sugli obiettivi della raccolta firme: “Non si tratta di creare un parco nel bacino, piantando alberi e mantenendo puliti gli argini, visto che sarebbe già di competenza del Consorzio di Bonifica. Non si capisce, tuttavia, perché non lo faccia, date le tasse che gli paghiamo? Come non si capisce perché il sindaco non riesca a spingere il Consorzio ad adempiere ai propri compiti. L’obiettivo della petizione è semplicemente quello di manutenere pulito il percorso ad anello segnalato dalla carta turistica del Comune e di San Miniato, fatta fare anni fa, con soldi pubblici, mettendo al massimo dei punti di seduta o ginnici, adoperando il minimo di attenzione e decoro che la bellezza dell’area richiede, oltre ad offrire la vigilanza che i cittadini meritano, dati i molti furti e atti vandalici che vi avvengono”.
E aggiunge: “Dispiace vedere certi attacchi da parte del sindaco, a fronte di iniziative positive e propositive, quando il sindaco stesso si vanta in più occasioni dei lavori di messa in sicurezza del bacino di Roffia. Senza dimenticare i soldi pubblici che sono stati “mangiati” per la palazzina costruita per Italia ’90 con fondi statali, oggi scheletro di cemento abbandonato al degrado che pare il sindaco voglia demolire. Le proprietà in gioco sono varie, e per curare un piccolo sentiero naturalistico, tre panchine di legno e un po’ di vigilanza basta volontà, bastano pochi accordi (e la famiglia Borgioli, dopo la sentenza di cui sopra si rese disponibile al dialogo, nel rispetto di essa), non solo chiacchiere elettorali. Confidiamo che con questa petizione, dato che l’interesse dei cittadini è anche interesse del sindaco, si possa davvero passare ai fatti”.