
Tempi duri per le Cerbaie, anche in questi ultimi giorni sotto attacco per i continui incendi che imperversano fra i suoi boschi. Lo stato di sorveglianza di quell’area così delicata e la storia di come le istituzioni in passato abbiano cercato, con risultati alterni, di porre rimedio ad una situazione difficile, sono al centro di un intervento pervenutoci da Alessandro Silvestri, oggi ristoratore ma per molti anni amministratore e militate di area progressista.
“A metà degli anni 2000, imperversava tra i nostri boschi il temibile “matzococco” un parassita esotico che stava distruggendo appunto la gran parte dei nostri patrimoni boschivi consistenti in buona parte, di pinete. Con le varie amministrazioni comunali competenti e con l’allora assessore provinciale di Firenze all’ambiente Nigi, ci trovammo al Circolo di Torre (Fucecchio) per stilare un programma territoriale d’intervento.
Fu in quella occasione (in rappresentanza del Comune di Castelfranco) che lanciai la proposta di costituire (a partire dai comuni interessati) un consorzio forestale permanente, che si occupasse della salvaguardia boschiva, e della formazione di squadre di lavoro competenti, attraverso l’utilizzo di risorse economiche da ricercare ad ogni livello pubblico e privato, dai comuni fino a Bruxelles; e attraverso risorse umane da reperire tra i disoccupati e cassintegrati del comprensorio, che già a crisi economica “ufficiale” ancora non dichiarata, aumentavano a dismisura. Il manifatturiero toscano perdeva già 500 unità al mese nel 2005/2006, mentre la spesa e il debito pubblico crescevano costantemente, come ancora sta avvenendo, salvo i tagli al welfare, che aggravano ancor di più la situazione.
Tornando alla questione del consorzio forestale, in quella occasione i sindaci e gli altri amministratori presenti storsero la bocca oppure ridacchiarono, sostenendo l’impraticabilità di tale progetto. Qualche mese dopo, lessi dai giornali, e fui informato su alcuni retroscena dai giornalisti locali (ero ancora capogruppo consiliare della maggioranza che sosteneva il sindaco Marvogli) che si sarebbe costituito il “Consorzio Forestale delle Cerbaie” con Castelfranco comune capofila e organigramma tecnico già pronto. Immaginatevi lo stupore (anche se in 30 anni di militanza politica ne ho viste pure di peggio) del sottoscritto, e pure un certo senso di disagio morale e fisico (non so se avete presente il classico bruciore…) che non ero stato nemmeno invitato né al progetto e nemmeno al suo battesimo ufficiale!
Chiamai l’assessore all’ambiente di Fucecchio (Cardellicchio) e gli feci presente che si stava mettendo il carro davanti ai buoi. E così il Consorzio nacque (forse) un po’ meno peggio del previsto, ma ad oggi non mi pare sia stato fatto molto a livello operativo per attribuirgli la valenza che avrebbe potuto avere, formando personale competente e cercando di destinare risorse economiche importanti al territorio. I continui incendi di questa estate sono lì a dimostrarci che molto è ancora da fare. Attendo interventi dai responsabili politici locali che mi convincano del contrario”.
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