Liberazione, la sindaca ribatte a Caroti: “Da voi disinformazione”

“No è vero che il Comune non ha celebrato l’anniversario della liberazione: l’ha fatto il 25 aprile 2016. A quanto pare Caroti era distratto e non si è accorto della celebrazione”. Questo l’attacco della lunga risposta che la sindaca Ilaria Parrella ha inviato all’esponente repubblicano Enzo Caroti.
Una risposta all’accusa che l’ex assessore giorni fa aveva lanciato dalle colonne dei giornali, ricordando i giorni del settembre 1944 quando il Comprensorio ed il comune furono liberati dagli Alleati, con a margine l’accusa, contro l’amministrazione comunale, di non aver previsto nulla sul fronte delle celebrazioni (leggi anche: Liberazione a S.Maria a Monte, Caroti (Pri): “nessun evento”). “Il 25 aprile è ed è stata una occasione ufficiale svolta alla presenza delle autorità e del Presidente del consiglio dei ragazzi con la celebrazione della messa in suffragio delle vittime. Con il Preside dell’Istituto Carducci, diversi alunni delle nostre scuole, assieme alle loro insegnanti, hanno lavorato sul tema della liberazione ed alcuni ragazzi delle scuole medie hanno letto riflessioni e pensieri sul tema proprio in tale evento, al quale ha partecipato anche la Premiata Filarmonica Giuseppe Verdi di Santa Maria a Monte” ricorda la prima cittadina. “In tale occasione è stata prevista l’apertura dell’archivio storico, sito all’interno del Museo Casa Carducci, dove erano esposti i faldoni relativi agli anni della II Guerra Mondiale e l’organizzazione di visite guidate ai luoghi più significativi del Borgo Medioevale, ai quali oltre 390 persone hanno partecipato. Proprio in questo momento, in cui si celebrava il 71esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista da parte delle forze della Resistenza, è stato scelto di ricordare non la guerra ma l’importanza della memoria di quanti hanno combattuto per la pace, per la libertà e per la democrazia, valori che oggi ci appaiono scontati e che tendiamo a sottovalutare dimenticandoci che il diritto di informazione e di critica sono frutto se non del sacrificio di donne e uomini che hanno dato la vita per la Patria. A questo va aggiunto anche la cerimonia che è stata svolta, in occasione del 4 novembre, con la pubblicazione del volumetto donato a tutti i ragazzi delle scuole medie ed ai cittadini. La realizzazione di un opuscolo sulla storia e le motivazioni del Monumento ai Caduti che fu eretto nella nostra piazza: esso venne costruito su un terreno adibito ad orto, acquistato da un privato, a metà degli anni 20, periodo in cui, in tutta Italia, sorgevano monumenti dedicati alla memoria dei caduti delle guerre mondiali. Il suo autore è stato lo scultore perugino prof. Frattini Zoraldo. Invitiamo quindi Vanni e Caroti a essere più attenti alle iniziative che questa amministrazione mette in campo e a partecipare prima di criticare sempre e senza neppure sapere di che cosa si parla. Se non per rispetto dell’amministrazione ma almeno per rispetto verso i cittadini che non meritano di essere mal informati. Vorremmo ricordare, a titolo informativo, a Caroti, il quale si ritiene un esperto di storia locale, che, per quanto riguarda il territorio santamariammontese non possiamo parlare di Liberazione senza citare il nome di Don Pietro Nazzi. Infatti, particolarmente significativa, unica in quanto a precisione descrittiva e opera caritativa, è la testimonianza lasciataci da Don Pietro, Parroco di San Donato la cui testimonianza ha trovato pubblicazione in un libro del 2013, dal titolo “I giorni della liberazione – Il passaggio del fronte a Santa Croce, Castelfranco e Santa Maria a Monte” curato da Claudio Biscarini, Luciano Niccolai, Fabrizio Mandorlini e Carisio Barontini”.