Case popolari, Rusconi: “prima italiani e contribuenti da anni”

“Le case vadano a chi ha già contribuito alcuni anni, non a chi non ha i requisiti per stare nel nostro paese”. Questa la richiesta della lista civica Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli, in merito alle norme sull’assegnazione degli alloggi popolari.
“Nel nuovo regolamento, che anche noi come lista di opposizione avremmo voluto votare, si continua a dare la priorità a soggetti che a nostro parere non hanno i requisiti – dice il consigliere della lista Marco Rusconi. – Eppure di province in giro per l’Italia che hanno deciso di mettere alcuni paletti, specie a chi viene da altri paesi, ce ne sono, seguendo semplicemente la filosofia che la casa si assegna a chi da almeno da alcuni anni contribuisce in questo paese attraverso le tasse. Il rinnovo del regolamento poteva essere un occasione per innalzare il numero di anni necessari”. C’è poi il discorso dei requisiti legati al possesso di beni mobili e immobili. “Al momento si ritiene non idoneo a partecipare al bando chi possiede beni mobili per 26mila euro o immobili in Italia o all’estero, ma come si controlla tutto questo? – si chiede il consigliere. – A questa domanda la maggioranza ha risposto che la Regione Toscana ha recentemente intavolato accordi con il consolato albanese, peccato che a Santa Croce di nazionalità ve ne siano tante e tutto al momento sia legato alla semplice autocertificazione. Senza contare che tutte queste nuove normative, come ci è stato detto dalla maggioranza solo dopo numerose sollecitazioni, non sono retroattive. In pratica se con queste nuove regole, comunque pià stringenti, una famiglia non ha più i requisiti, perchè magari nel frattempo si è costruita una casa, magari all’estero, continuerà comunque ad essere titolare di un’alloggio popolare qui a Santa Croce”.
Nilo Di Modica