Emergenza ungulati, le 5 mosse della Cia per uscire dallo stallo

“Una corsa ad ostacoli che rischia di portare al fallimento”. È questo il giudizio della Cia di Pisa (la Confederazione italiana agricoltori) sulla “legge obiettivo” per il contenimento degli ungulati. Dopo quasi sei mesi dalla sua approvazione, la Cia definisce la situazione molto preoccupante, soprattutto sull’avvio della caccia di selezione”.
Da qui la proposta alla Regione per provare ad uscire dallo stallo, intervenendo subito con nettezza e determinazione. “Anche perchè il problema nella nostra zona è molto grave – dice Giovanni Vezzosi che per Cia segue la caccia in Valdera -. La proposta si articola in cinque azioni immediate: superare lo stallo degli Atc (ambiti territoriali di caccia), dando subito piena legittimità di governo degli ambiti agli amministratori. Accelerare nel frattempo la ridefinizione degli Atc, mantenendo l’impianto della legge di riordino, coniugato con il riconoscimento, per alcune aree, del criterio di omogeneità territoriale. Inoltre, potenziare le attività di controllo superando le lungaggini procedurali che ne rendono difficile l’attuazione, concludere il percorso di definizione delle aree non vocate, che debbono comprendere come prevede la legge tutti i territori agricoli potenzialmente a rischio di danni, proseguire l’azione di allargamento della caccia di selezione, indispensabile strumento da affiancare alla caccia programmata ed agli interventi di controllo; intervenire con decisione per garantire agli agricoltori il giusto risarcimento dei danni. La Valdera è terra vocata alla caccia e all’agricoltura. E’ terra dove questo binomio ha sempre avuto un equilibrio eccellete”. “È dal novembre 2014 che lo diciamo – conclude Stefano Berti, direttore della Cia di Pisa, riprendendo le parole del presidente regionale Brunelli -: non si tratta di calamità naturale ma di emergenza istituzionale. La Regione deve trovare la forza e la determinazione necessarie per riprendere il controllo del territorio. Noi agricoltori saremo al fianco delle istituzioni se sapranno operare per la salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura”.