
“Ciao Enrico, sono lo sm…tore di San Miniato”. I puntini sono nostri ma l’incipit è tutto di Giovanni Cialdini, l’allevatore sanminiatese ormai universalmente noto per aver gettato, lo scorso 28 luglio, del letame addosso ad “Enrico”, che altro non è che il presidente della Regione Toscana Rossi.
L’allevatore ha scritto un post pubblico sul suo profilo facebook che ha tutti i contorni di una lettera aperta al governatore, sviluppata intorno ad una serie di domante circa il motivo del contendere che da giorni campeggia sulle pagine di tutti i quotidiani in merito ai motivi del gesto del Cialdini, vale a dire la macellazione dei capi secondo il rito islamico (leggi anche: Cialdini: “L’ho fatto per farmi ascoltare”). Un’attività che il sanminiatese ha intrapreso circa due anni fa ed è vincolata da una legge regionale che prevede un tetto massimo annuale all’abbattimento di capi fissato a 40 unità. Argomento, questo, che Cialdini ha cercato a più riprese di riportare in auge dopo il gesto che lo ha reso celebre alla Festa dell’Unità di San Miniato Basso e al quale Enrico Rossi aveva risposto con una sentenza ineluttabile, accusando l’allevatore di chiedere alla Regione cose illecite (leggi qui: Rossi: “Cialdini chiede cose illegittime”). Proprio da questa dichiarazione di Rossi, adesso, l’allevatore prende le mosse per il suo intervento.
“Vedo che nelle tue interviste dichiari che io ti chieda delle cose illegittime. Ti faccio presente che una cosa illegittima non la chiederei neanche a mio fratello. Te lo immagini un pecoraio come me che chiede al Presidente della Regione Toscana di commettere un atto illecito per favorire me stesso? Ti sembra normale?” scrive rivolgendosi direttamente al governatore. Segue una lunga sequela di domande, a metà fra l’ironico ed il provocatorio. “Il cittadino islamico che viene da me a comprare l’agnello e quindi mi sostiene, questo ti sembra illecito?” si legge nel post. “Il cittadino islamico che chiede di farsi macellare l’agnello in condizioni igieniche accettabili, ti sembra illecito? Il cittadino islamico che paga la visita veterinaria dopo la macellazione, ti sembra illecito? Il cittadino islamico che paga lo smaltimento dei sottoprodotti della macellazione, ti sembra illecito? Il cittadino islamico che paga il 12% di Iva sullo scontrino fiscale, questo ti sembra illecito? Se si evita che i cittadini musulmani vadano a smerdare l’ambiente macellando clandestinamente, ti sembra illecito? Se gli allevatori e i cittadini musulmani chiedono alle istituzioni di macellare legittimamente rispettando quanto detto sopra è illegittimo? Non capisco quale metro di misura hai utilizzato, quando hai scritto la legge, nell’autorizzare al cittadino privato la macellazione di 20 capi annui e alle aziende produttrici 40 capi. Mi dici che senso ha questo? Come è possibile che la regione non comprenda che la deroga per un solo giorno l’anno in occasione delle festività islamiche è un atto necessario visto che le strutture esistenti non sono sufficienti per coprire tutte le richieste di macellazione. Non pensi che sia un bene per tutti: istituzioni, comunità islamiche e allevatori? Infine, se ti arrocchi sulla posizione di non voler far niente e costringi i cittadini a macellare illegalmente, sono io che ti chiedo un’illegalità o sei te che la commetti?”.
Ennesimo capitolo di questo botta e risposta a distanza che, nel frattempo, ha visto il Presidente della Regione querelare l’allevatore (leggi: Aggressione con letame a S.Miniato, Rossi:’Penso di denunciare’); decisione alla quale potrebbe presto accodarsi anche il Partito Democratico di San Miniato.