Pd S.Miniato ancora senza segretario, l’appello: ‘Convocare subito l’Assemblea’

Era il 18 aprile scorso quando Francesco Lupi annunciò le proprie dimissioni dalla segreteria del Pd di San Miniato. A distanza di quasi tre mesi la questione sembra ancora in alto mare, con l’assemblea comunale che sembra destinata a slittare ancora verso la fine dell’estate. Una situazione inammissibile secondo alcuni membri della stessa assemblea, che attraverso una lettera inviata alla presidente Rosanna Vassallo, al segretario provinciale Alessio Lari e al presidente del Collegio dei garanti Fausto Valtriani, rompe il silenzio per reclamare la convocazione dell’assemblea al più presto, “anche durante la Festa provinciale dell’Unità” in corso in questi giorni a San Miniato Basso.
“Nel mese di maggio – si legge nella lettera – tutti i membri dell’assemblea comunale sono stati consultati individualmente dal vicesegretario provinciale del Pd Matteo Trapani, e tutti gli hanno espresso le loro valutazioni sulla situazione del partito nel comune e le loro indicazioni sul nuovo segretario. Ma ad oggi l’assemblea non è stata ancora convocata e nessun resoconto è stato restituito e discusso sull’andamento di quelle consultazioni. Noi chiediamo dunque che questo venga fatto nel corso del mese di luglio, anche nel corso della Festa provinciale dell’Unità, e che in quella sede si confrontino le valutazioni in merito all’elezione del nuovo segretario e, possibilmente, si proceda al voto”.
Da qui l’appello, formato dai membri Massimo Baldacci, Piero Bandini, Anna Braschi, Piergiulio Cicconi, Michele Fiaschi, Angelo Frosini, Manola Guazzini, Francesco Lupi, Fabrizio Mandorlini, Elisa Nesti e Luigi Pettinari. “Non si può continuare fino a dopo l’estate – scrivono – con una situazione di vacanza della segreteria del partito: così come è necessario che il sindaco e la giunta svolgano in piena autonomia le proprie funzioni, è altrettanto indispensabile che il partito sia in grado di organizzare iniziativa politica anche al di là delle scelte locali (basta pensare a una scadenza politica delicata come quella del referendum) e di promuovere, su tutte le scelte locali importanti. il confronto, la discussione, l’indirizzo e il controllo. Tutto questo è possibile solo con un segretario nel pieno delle sue funzioni. Non sarebbe ammissibile il rinvio di questa scelta alla scadenza del congresso ordinario, dato che non è, al momento, possibile stabilire quando questa scadenza sarà fissata. Per quanto ci riguarda, valuteremmo negativamente anche un atteggiamento inerziale, teso a far scivolare la convocazione dell’assemblea a dopo la festa, e quindi a dopo agosto e, nei fatti, a settembre-ottobre”.
“Il partito di San Miniato – prosegue la lettera – non ha bisogno di commissari, essendo perfettamente in grado di esprimere al proprio interno figure adatte a svolgere la funzione di segretario. Non ha bisogno di “gestioni collegiali” che prolungherebbero una situazione di “organi del partito in carica per l’ordinaria amministrazione” in una situazione che, come i risultati delle ultime elezioni amministrativa anche in Toscana e nella nostra provincia hanno dimostrato, non ha proprio niente di ordinario. Ha bisogno di arrivare attraverso una discussione trasparente all’elezione di un segretario eletto a maggioranza più o meno larga. Per quanto ci riguarda questa maggioranza potrà essere larghissima se il candidato avrà, anche indipendentemente dagli schieramenti congressuali di appartenenza, caratteristiche di equilibrio, autorevolezza e autonomia politica”.
L’appello è stato sottoscritto anche da Emilio Bertini, Anna Maria Borrini, Andrea Capecchi, Maria Fancelli, Massimo Ferri, Maria Antonietta Frosini, Clemente Galgani, Mattia Guidi, Rinaldo Guidi, Luca Macchi, Manila Pettinà, Giuseppe Pulella e Angela Salis.