Toscana Pride, la Lega Nord: “inopportuno partecipare”

28 giugno 2016 | 07:51
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Toscana Pride, la Lega Nord: “inopportuno partecipare”

“L’ennesima riprova della considerazione in cui i nostri amministratori tengono i cittadini e i simboli delle istituzioni, ci è stata data in occasione del Toscana Pride, allorquando lorsignori hanno pensato bene non solo di patrocinare la colorita manifestazione, ma hanno ritenuto opportuno far sfilare il nostro gonfalone a fianco e a sostegno di slogan disgustosi che, senza giri di parole, informavano tra l’altro i presenti sulla tipologia di rapporti sessuali che i manifestanti sostenevano di aver avuto con chi, in maniera pacifica e discreta, difende la famiglia tradizionale”. A dichiararlo, prendendo le distanze dall’amministrazione castelfranchese, è la Lega Nord locale, per voce del suo rappresentante Carlo Batini.

“Si è permesso che il nostro gonfalone, che rappresenta tutti i nostri concittadini e non solo la parte (neppure maggioritaria) che vota PD, fosse sbandierato in difesa di soggetti agghindati in maniera così volgare ed esplicita che al confronto l’abbigliamento dei trans che popolano quotidianamente la via di Montefalcone è da educande, senza neppure preoccuparsi del fatto che al corteo fossero presenti dei bambini” dice.  “Se su 279 comuni toscani solo 42 hanno ritenuto opportuno patrocinare l’iniziativa, se neppure il Comune di Firenze che l’ha ospitata, ha concesso al proprio gonfalone di sfilare, un motivo c’è ed è facilmente intuibile: non si è trattato di una manifestazione istituzionale o particolarmente meritoria dal punto di vista culturale e sociale. Lo sdegno manifestato dal consigliere Aurora Rossi è anche il nostro sdegno, è lo sdegno di coloro che non accettano il comportamento  di questa amministrazione che a parole condanna costantemente certi regimi dei quali, però, non esita ad adottarne i metodi, è lo sdegno di chi difende legittimamente la famiglia tradizionale e ha dovuto assistere a questo oltraggio. Chissà quale sarà la scala di valori che guida i nostri amministratori, che sono pronti a lapidare in piazza gli oppositori pentastellati che hanno donato alle scuole uno strumento salva vita osando accompagnarlo al loro simbolo di partito, ma non disdegnano di utilizzare il simbolo che rappresenta una intera cittadina per sostenere una causa che neppure tutti gli elettori PD appoggiano. Chissà se i nostri amministratori, fra un selfie e un altro, riusciranno a comprendere la  gravità del loro comportamento e che il gonfalone non è una bandierina da sventolare a piacimento durante le partitelle di calcio”.