Piazza Matteotti, Meropini replica a Bertelli: ‘Prenda esempio da Fucecchio’

“Appena qualcuno dice la verità a Santa Croce sull’Arno l’amministrazione prende fuoco”. Inizia così la risposta della consigliera Antonella Meropini (Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli) al vicesindaco Elisa Bertelli. Al centro della questione il ritardo nell’avvio dei lavori per la riqualificazione di piazza Matteotti e la revisione della viabilità, già oggetto di un intervento della consigliera Meropini della scorsa settimana (leggi qui), con conseguente risposta del vicesindaco Bertelli (Piazza Matteotti, Bertelli: ecco le ragioni del ritardo).
“Se la Vicesindaco rimane spiazzata dal mio modo di fare politica (la faccio da più di 25 anni mentre la vicesindaco andava appena a scuola) – scrive Meropini – io rimango allibita nel leggere quello che scrive, pur sapendo che le cose non stanno come pensa di farle credere ai santacrocesi. Spesso gli annunci sui giornali sono spot di propaganda elettorale e i santacrocesi almeno per adesso sono abbastanza stufi di sentirli, alle parole chiedono i fatti”.
Da qui la risposta: “Bertelli ha replicato alla mia denuncia dove affermavo che all’ufficio tecnico mi era stato detto che il progetto esecutivo non è ancora pronto. Bertelli ha spiegato un sacco di cose, girandoci parecchio intorno, ma senza dare una risposta credibile. In realtà io non ho mai affermato che in comune ci sono documenti nascosti ma ho semplicemente scritto che il progetto definitivo non è stato ancora realizzato. La vicesindaco mi accusa di non essermi informata sul ritardo dei lavori facendo apparire che il progetto della piazza e delle rotatorie ha avuto un enorme ritardo a causa della contemporaneità dell’elaborazione del Progetti di innovazione urbana (progetti Piu) ma quando c’è stata l’assemblea pubblica il giorno 11 febbraio 2016 sapeva benissimo che gli stessi erano già stati presentati alla regione Toscana un mese prima e precisamente il 13 gennaio 2016. Quindi, era a conoscenza se gli addetti dell’ufficio tecnico avevano tempo sufficiente per elaborare il progetto della piazza e delle rotatorie in modo tale da poter iniziare i lavori con il mese di maggio e non ad agosto. Tra i motivi del ritardo ci sarebbe la presentazione del progetto alla Soprintendenza. Progetto che avrebbe ricevuto delle osservazioni ed è stato quindi modificato. Chiedo quindi alla vicesindaco se quanto si dice è vero”.
“La vicesindaco Elisa Bertelli – prosegue Meropini – continua a parlare di documenti non ancora definitivi e che sono al vaglio della centrale unica di committenza, uno strumento nuovo al quale l’amministrazione comunale deve ricorrere per gli affidamenti dei lavori sopra a 150mila euro. A che carte giochiamo? Cosa intende dire quando afferma che sono al vaglio della centrale unica di committenza che, previo la deliberazione 41 del consiglio comunale del 20 luglio 2015, individua come capofila il comune di San Miniato? L’iter di un progetto superiore ai 150mila euro prevede che una volta definitivo venga inviato alla segreteria del comune di San Miniato che provvede unicamente a bandire il progetto senza entrare nel merito del progetto stesso. Quindi che documenti sono stati inviati a San Miniato? Cosa ci fa la segreteria comunale di San Miniato con documenti non ancora definitivi? Esiste o non esiste il progetto definitivo della piazza e delle rotatorie? Ma la Vicesindaco non risponde a queste domande e preferisce parlare d’altro. Ma dalla mia domanda in comune, dove ho richiesto tutta la documentazione e la corrispondenza intercorsa tra le varie amministrazione, usciranno le risposte”.
Per quanto riguarda i costi, invece, Meropini sottolinea la mancanza di risposte da parte del vicesindaco: “Afferma solo che i costi in fase di progettazione definitiva sono stati analizzati nel dettaglio e così da 500mila sono saliti a 800mila euro e questo sempre per gli stessi lavori. Perché non mostra il capitolato del primo progetto e di quello definitivo? Non dobbiamo conoscerlo? E’ un segreto? La vicesindaco ci racconta che ‘l’amministrazione ha l’onore di poter fare delle scelte per il proprio paese; scelte che, nel loro quadro di insieme, perseguono sempre lo stesso obiettivo: il bene comune. Scelte che spesso hanno a che fare con il compito più alto dell’amministrare ovvero la scelta di come spendere il denaro pubblico, un compito importante che questa giunta porta avanti in maniera seria e assolutamente trasparente’. Ecco proprio per la trasparenza i santacrocesi si aspettano, visto che sono soldi pubblici, di conoscere il progetto non a piazza finita ma prima, conoscendo anche il perché di questo aumento e per chi saranno spesi così tanti soldi. Non certo per il bene comune. Consiglio alla vicesindaco di andarsi a leggere questo articolo: (Fucecchio, come cambia la Ferruzza: progetto e viabilità)
Se l’Amministrazione santacroce vuole essere trasparente come dice, pubblichi ai suoi cittadini il progetto definitivo e la nuova viabilità come ha fatto il comune di Fucecchio, dove a giorni partiranno i lavori di riqualificazione della zona della Ferruzza, con la creazione di una rotatoria e di passaggi ciclopedonali per la messa in sicurezza della viabilità e dei passanti, oltre all’installazione di nuovi punti luce e la realizzazione di una zona a verde pensata per lo svago dei cittadini e lo svolgimento di eventi di varia entità per un costo complessivo di 550mila euro di cui 100mila finanziati dalla regione. Questa è trasparenza non discorsi”.