M3, la Cgil ribatte a Gabbanini: “Ognuno faccia il suo mestiere”

7 giugno 2016 | 18:04
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M3, la Cgil ribatte a Gabbanini: “Ognuno faccia il suo mestiere”

“A ciascuno il suo mestiere”. Inizia così la risposta della Filctem Cgil al sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che, in una dichiarazione rilasciata ieri, aveva chiesto conto del “silenzio dei sindacati” in merito alla questione della M3 di Ponte a Egola.

“Vorremmo ricordare al sindaco – scrivono dalla Filctem Cgil in una nota – che il primo responsabile della salute e della sicurezza dei cittadini è per l’appunto il sindaco. Questo è il primo punto di chiarezza da cui si parte. Per questa ragione, come organizzazione sindacale, a più riprese in questi ultimi anni ci siamo rivolti al primo cittadino sollecitandolo di volta in volta a farsi carico, investendone la proprietà aziendale, della evidente criticità della collocazione della M3 e del concreto rischio della perdita di diversi posti di lavoro che, riteniamo, rappresentano un problema sociale altrettanto importante di quello ambientale”.
“Nel nostro agire – si legge ancora – abbiamo sempre cercato di evitare la contrapposizione tra le ragioni di coloro che difendono il proprio posto di lavoro e chi la propria sicurezza, in quanto riteniamo che entrambi hanno diritto ad una giusta risposta. A fronte della fase di stallo che ci pare di avvertire, al fine di ricercare una soluzione possibile che possa conciliare il lavoro con il problema ambientale, abbiamo chiesto un incontro in regione Toscana alla competente unità di crisi e lavoro”. Un incontro che si è tenuto lo scorso mercoledì, 1 giugno, in regione, “alla presenza della stessa Cgil insieme anche a due assessori del comune di San Miniato. Questo è per tacitare – concludono dal sindacato – alcune pilatesche dichiarazioni che abbiamo letto sulla stampa che, oltre a non capirne le ragioni, rischiano di sottrarre dalle loro responsabilità chi ne ha più di altri, cioè i titolari dell’azienda ai quali, come sindacato, non abbiamo nessun intendimento di far fare gli spettatori”.