Anpi Fucecchio contro la riforma costituzionale: le ragioni del No

27 maggio 2016 | 17:56
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Anpi Fucecchio contro la riforma costituzionale: le ragioni del No

Anche l’Anpi di Fucecchio si schiera contro la riforma costituzionale. Di seguito riportiamo la riflessione che la sezione fucecchiese dell’Associazione partigiani rivolge ai partiti, alle istituzioni e a tutti i cittadini.

Oggi riteniamo doveroso e serio prendere la penna in mano con lo stesso ardore che i partigiani ebbero quando furono costretti dalle circostanze a prendere in mano altri tipi di strumenti per conquistare la libertà di un popolo schiacciato sotto la tirannia del nazifascismo. E lo facciamo per difendere la stessa Costituzione che dal loro sacrificio fu ispirata. In quel momento storico cattolici, liberali, comunisti, socialisti, contadini, professori, operai, musicisti, artigiani, commercianti, un popolo intero, trovarono la forza di reagire agli orrendi accadimenti che una visione autoritaria del mondo portarono in fondo al baratro l’intera nazione italiana.
Ben consapevoli che oggi il pericolo non è la morte, ma l’autoritarismo liberista approvato a suon di forzature da una maggioranza relativa alle camere, con il quale si stravolge l’ordinamento costituzionale dello Stato che oggi conosciamo.
Nella riforma costituzionale oggetto del prossimo referendum si riduce impropriamente il Senato ad una camera che rappresenta le regioni, togliendo al popolo la facoltà di eleggere i propri rappresentanti a cui si dà indirizzi di materia che confliggono con lo Stato centrale. Tutto questo e molti altri cambiamenti imposti alla seconda parte della Costituzione annientano la prima parte e gli stessi principi fondamentali della Carta, spostando poteri a favore del governo ed eliminando contrappesi istituzionali che in 70 anni hanno comunque garantito la democrazia e la pace nel nostro Paese, nel nome di un decisionismo o di un risparmio economico tutto da dimostrare. Si vuol cambiare il “regolamento del nostro stare insieme” creando a nostro parere un “caos istituzionale”. Siamo altresì convinti che “le mani in Costituzione ci vadano messe solo per migliorarla”.
Come rappresentanti dell’Anzi, sezione di Fucecchio, facciamo nostre le indicazioni dell’Anpi nazionale in materia. Ed è per questo che chiediamo la vostra adesione a sostenere il No al referendum confermativo di ottobre.
A tal fine l’Anpi sezione di Fucecchio promuove la costituzione del “Comitato locale per la difesa della Costituzione democratica antifascista della repubblica” e per votare no al referendum costituzionale. L’Anpi vuole tenersi lontana da ogni polemica strumentale da qualsivoglia provenienza. Inoltre vi mettiamo a conoscenza che siamo intenti a raccogliere le firme per l’abrogazione della legge elettorale definita “Italicum”, riedizione del “porcellum”, già dichiarato incostituzionale.
Questa legge elettorale dopo l’approvazione della riforma costituzionale sposterebbe il potere nelle mani del governo, rendendolo di fatto un premierato assoluto; inoltre la forza politica uscente vincitrice dalle urne potrebbe anche essere l’espressione di una minoranza di elettori.
Con l’obiettivo di informare i cittadini metteremo in campo tutta una serie di iniziative il più capillare possibile.