Frana di via San Michele, il Pd: “Deve intervenire il Comune”

17 maggio 2016 | 11:18
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Frana di via San Michele, il Pd: “Deve intervenire il Comune”

“Una frana lasciata lì da troppi anni, e che in caso di peggioramento della situazione rischia di dividere in due i collegamenti”. Il Pd di Santa Maria a Monte lancia l’allarma sulla frana della provinciale 25 Vicopisano-Santa Maria a Monte, la cosiddetta variante San Michele.

“La provincia di Pisa che ritarda il finanziamento e l’inizio dei lavori di ripristino, insieme ad un’amministrazione comunale, quella di Santa Maria a Monte, incapace di imporre l’urgenza all’intervento – afferma il segretario comunale Massimo Caponi – costituiscono il quadro della situazione attuale. Eppure la strada è di importanza vitale per i collegamenti tra il Valdarno e la Lucchesia. Un precipitare della situazione dividerebbe in due i collegamenti rendendo necessari itinerari molto più impegnativi in termini di percorrenza e di costi. Le piogge invernali e primaverili hanno continuato a dilavare il versante della frana privo da mesi dei teloni di protezione”.
Da qui la proposta di un intervento diretto da parte del comune: “La giunta comunale a consuntivo del bilancio 2015 – afferma ancora Caponi – ha presentato un consistente avanzo di amministrazione dovuto in buona parte alla mancata realizzazione di opere pubbliche. Allora perché non destinare queste risorse al ripristino del cedimento sul versante di San Michele in compartecipazione con la provincia? Una recente sentenza della Corte dei conti del Piemonte, ha stabilito che in situazioni particolari, qualora sia accertata l’impossibilità temporanea di intervenire da parte dell’ente competente, ossia la provincia, il comune può intervenire economicamente per finanziare interventi che sono assolutamente necessari a tutelare la sicurezza della comunità locale”. E conclude: “Al riguardo credo sia necessario rendere pubbliche le relazioni tecniche risultanti dal monitoraggio della frana, ed anche il numero dei pattugliamenti effettuati dalla polizia municipale per il controllo del rispetto del limite massimo di peso autorizzato”.