
Si parlerà del diserbante Glyphosate al prossimo consiglio comunale castelfranchese, e dell’eventualità di bandirlo nel territorio comunale. A porre al centro dell’attenzione delle istituzioni questo discusso principio attivo, molto comune in agricoltura e presente in oltre 750 formati e prodotti erbicidi posti sotto attenzione da tempo da parte di varie organizzazioni internazionali, è il Movimento 5 Stelle, che in vista del periodo estivo e del riprendere delle attività agricole ha presentato una mozione per la sua abolizione totale.
“Si tratta di un un erbicida totale e non selettivo, cioè una sostanza che uccide in maniera indiscriminata qualsiasi e qualunque pianta” spiegano i grillini nel documento. “Creato dalla multinazionale Monsanto che ne detiene il brevetto (scaduto da poco) e che gli garantisce un giro di affari di oltre 5 miliardi di euro l’anno, tale principio attivo lo scorso anno è stato classificato insieme ad altri, come il malathion, il diazinon e tutti i fitofarmaci che le contengono, come sostanza ‘probabile cancerogena per l’uomo’ dall’Agenzia di Ricerca Internazionale sul Cancro, ente di emanazione diretta dell’Organizzazione Mondiale Sanità”. “Una sostanza per la quale – continuano i pentastellati – anche la Regione Toscana ha sancito lo scorso anno con delibera di giunta l’utilizzo non agricolo”. La presentazione della mozione è motivata anche dal fatto che l’Unione Europea ha recentemente iniziato un dibattito presso i suoi massimi organismi sull’utilizzo di questo erbicida per i prossimi anni, che con buona probabilità sarà prorogato per altri 7 anni, grazie anche ad un pronunciamento dell’europarlamento che ha visto il voto favorevole del gruppo popolare e dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici di cui fa parte anche il Partito Democratico, fra le proteste di numerosi scienziati. “Ad oggi la suddetta risoluzione non è norma di legge anche se è probabile che lo diventi, come regola non vincolante, occorreranno comunque tempi tecnici – continua il Movimento 5 Stelle – Nel frattempo ci sono sempre più agricoltori che utilizzano il diserbo anche al di fuori delle aree coltivate, oltre a semplici cittadini che irrorano le fasce erbose nei pressi delle loro abitazioni. Il tutto malgrado sostanze come queste siano state riconosciute come certamente tossiche per la vita acquatica”. Di qui la richiesta al sindaco e alla maggioranza di “vietare, nei limiti previsti dalle normative vigenti, su tutto il territorio comunale, l’uso per scopi agricoli e non dell’erbicida glyphosate” e di attivarsi affinché questo divieto entri a pieno titolo nei bandi di gara e negli appalti emanati dal comune in materia di contenimento di infestanti, oltre che nelle comunicazioni informative circa la sospetta nocività di tale prodotto. (ndm)