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Fratelli d’Italia Santa Croce sull’Arno, Gioventù Nazionale e Casaggì ricordano Sergio Ramelli. Morto il 29 aprile 1975 “per mano di militanti di Avanguardia Operaia – spiegano – a suon di colpi di chiave inglese”. Al giovane militante del Fronte della Gioventù di Milano è dedicata la sede di Santa Croce.
“Sergio – aggiungono – frequentava l’istituto Molinari di Milano, che poi ha dovuto lasciare a causa delle continue minacce e aggressioni. Il ‘capo d’accusa’ per il suo assassinio fu un suo tema di condanna alle Brigate Rosse per l’assassinio, un anno prima, di due militanti del MSI di Padova, Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola. Il 13 marzo fu massacrato sotto la propria abitazione. Morirà dopo più di un mese di agonia. Erano anni difficili quelli. Anni dove ‘uccidere un fascista non era reato’, dove avere una tessera che riportava ad un determinato mondo politico era sinonimo di coraggio. Quel coraggio e quell’impegno che onoreremo quotidianamente nel suo nome”.