Guazzini, Lupi: ‘Ho detto al sindaco che non ero d’accordo’

12 aprile 2016 | 18:27
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Guazzini, Lupi: ‘Ho detto al sindaco che non ero d’accordo’

“Non ci sono ragioni di natura politico-amministrativa che giustifichino questa decisione, ma solo problemi a livello di rapporti. Proprio per questo ritengo che si dovesse ricucire ad oltranza”. Il segretario comunale del Pd di San Miniato, Francesco Lupi, non fa mistero della propria contrarietà rispetto alla revoca delle deleghe all’assessore Manola Guazzini. Una scelta che Lupi definisce “legittima” rispetto alle prerogative del sindaco, ma allo stesso una “sconfitta politica” per l’amministrazione.

Una posizione che Lupi aveva già espresso ieri sera, lunedì 11 aprile, nel faccia a faccia convocato dal sindaco al quale hanno preso parte anche il capogruppo Spadoni, il presidente del consiglio Giglioli e gli altri membri della giunta. “Abbiamo avuto uno scambio di valutazioni – dice Lupi -. Sul piano della legittimità c’è poco da dire, perché l’assegnazione delle deleghe rientra tra le prerogative del sindaco. Quando si arriva ad una rottura del genere, però, è sempre un po’ una sconfitta, anche perché, sul piano politico-amministrativo, credo che l’assessore Guazzini abbia ben lavorato in questo periodo di mandato. Da parte mia c’è una valutazione positiva, anche se chiaramente è il sindaco ad assumersi la responsabilità e la paternità di questo atto”.
Un atto che a detta di Lupi, quindi, non troverebbe ragioni concrete se non quelle legate ad una difficoltà relazionale: “Ci sono state situazioni che hanno un po’ sfilacciato i rapporti – dice – forse anche per ragioni caratteriali. Non c’è stato alcun atto dell’assessore in disaccordo con il resto dell’amministrazione, né una qualche buccia di banana sulla quale Guazzini è scivolata. Proprio per questo, come ho fatto presente al sindaco, ritengo che si dovesse ricomporre ad oltranza”.
La questione, ovviamente, sarà adesso valutata all’interno degli organi di partito. Per la serata di giovedì era già convocata la segreteria dell’unione comunale Pd che adesso, giocoforza, sarà chiamata a rivedere il proprio ordine del giorno. Dopodiché sarà convocata l’assemblea. “I protagonisti di questo passaggio – dice Lupi – saranno chiamati a spiegare le rispettive posizioni”.