Francesca Bis, le domande di Oliveri: ‘Quante richieste danni dagli automobilisti’

Sono tante le domande che Enzo Oliveri, ex vigile di Santa Croce, rivolge all’amministrazione comunale del sindaco Deidda, in risposta alle recenti polemiche sulla manifestazione ‘anti-buche’ indetta dallo stesso Oliveri, per sensibilizzare sulla situazione della Bis e di molte altre strade santacrocesi (leggi qui Francesca Bis, lo studio conferma: tratto centrale tutto da rifare. Servono 800mila euro, uffici al lavoro per decidere dove investire i 500mila disponibili. Sabato la manifestazione ‘anti-buche’). A non convincere l’ex vigile, infatti, sono le dichiarazioni del vicesindaco Elisa Bertelli sui prossimi lavori annunciati per l’estate, nonché sulla recente istituzione del limite di velocità di 30 e 40 chilometri orari nei punti più disastrati.
La vicesindaco Bertelli ha fatto delle dichiarazioni sui prossimi lavori, ma sarebbe opportuno fornire alcune informazioni agli utenti della strada e in particolar modo ai santacrocesi. La prima domanda potrebbe essere questa: perché il comune di Santa Croce ha stabilito un accordo per il quale la gestione e la manutenzione della Bis doveva passare al comune? Quali sono stati i vantaggi pur sapendo che già dal 15 maggio 2013 (giorno del verbale di consegna dalla provincia di Pisa) la Nuova Francesca era già un colabrodo. Il sindaco Deidda sicuramente lo sa dato che era vicesindaco nella passata legislatura.
L’assessore Bertelli afferma che i lavori dovrebbero terminare entro l’estate: vigileremo anche su questo, perché ogni volta che è stato effettuato un lavoro pubblico non è quasi mai terminato nel termine stabilito. Ma le chiediamo anche come mai il comandante della Polizia Municipale è intervenuto solo adesso a emettere un’ordinanza con limiti di 30 e 40 Km orari, pur conoscendo lo stato pietoso della Bis, per la quale in tanti hanno richiesto risarcimenti danni, senza parlare agli incidenti stradali che si sono verificati. Già in un suo comunicato del 12 novembre Bertelli ammise che la Bis era in pessime condizioni: quindi come mai si è aspettato così tanto?
Solo la fortuna ha voluto che non ci siano stati incidenti gravi. Io penso che i cartelli dovevano essere già stati collocati da tempo: come vuole la prassi, quando una strada è dissestata gli utenti devono essere avvisati del pericolo che corrono, ma voglio ricordare all’assessore che i conducenti frequentatori della Bis vanno già più piano dei 30-40 km per non procurarsi danni ai propri veicoli entrando nelle voragini esistenti e che in tanti, se possono, circolano nella corsia opposta. Il vice sindaco dice che è in corso una sorta di radiografia attraverso un’indagine affidata ad una ditta esterna per sapere che progetto e che intervento deve essere fatto. Ecco, a questo punto sarebbe opportuno e doveroso, oltre che rispondere alle domande precedenti, anche fornire ai cittadini santacrocesi le seguenti informazioni:
1) Dal 15 maggio 2013 ad oggi quanti incidenti sono stati rilevati dalla polizia municipale durante il giorno? 2) Quante richieste danni sono state presentate da coloro che hanno avuto danni ai propri mezzi nello stesso periodo e quanti soldi sono stati loro liquidati?
3 ) Quanti quintali di bitume freddo ha acquistato il comune in questo periodo?
4) Perché fino a quando le persone non hanno cominciato ad arrabbiarsi è stato quasi nascosto questo passaggio di competenze al comune?
5) Perché i comuni di Castelfranco e Fucecchio non hanno fatto altrettanto?
6) Dato che, oltre alla Bis, adesso di competenza sono anche gli impianti semaforici agli incroci con via di Pelle e via del Bosco, sarà sostituita l’illuminazione con luci a led visibili anche da lontano?
7) Visto che i cartelli stradali sono quasi spariti, saranno sostituiti a norma del Codice della strada?
8) Ultima domanda ma forse la più importante: perché dal maggio 2013 ad oggi l’attuale e la precedente amministrazione non hanno quasi effettuato alcuna manutenzione sulla Bis lasciandola al totale abbandono?
Sicuramente l’Assessore non risponderà. I santacrocesi conoscono bene la situazione e credo in tutta tranquillità che abbiano il diritto di brontolare e di riunirsi sabato prossimo, 9 aprile alle 10, all’incrocio tra via del Trebbio Nord e via Francesca Bis per effettuare una pacifica manifestazione di protesta.
Vincenzo Oliveri