Rossi contro Renzi: “Mi candido alla segreteria nazionale Pd”. Senza Mazzeo

22 febbraio 2016 | 13:58
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Rossi contro Renzi: “Mi candido alla segreteria nazionale Pd”. Senza Mazzeo

Per dirlo, ha scelto la sua Pontedera. Da lì, Enrico Rossi, governatore della regione Toscana, inizierà a raccogliere le firme necessarie a presentare la sua candidatura alla segreteria nazionale del Pd. Una candidatura alterniva a Matteo Renzi.

Una posizione, questa, per niente inattesa e in linea con il tentativo di collocarsi più a Sinistra dei renziani che Rossi e i “suoi” stanno portando avanti almeno dall’inizio del secondo mandato dell’ex sindaco di Pontedera. Una alternativa, precisa però Rossi, “con l’ambizione di superare la dinamica tra renziani e antirenziani”. Provando a riunire sì, ma sotto il suo nome, così come ha dimostrato di saper fare in occasione delle elezioni regionali. Una sfida proprio ambiziosa, quella nella quale Rossi ha deciso di imbarcarsi. Perché il congresso ci sarà nel 2017 e perché, se le cose restano così, solo l’anno dopo si eleggerà anche il Parlamento, con il Pd candidato a mantenere la guida del Paese e il suo segretario a fare da capo del governo. Il terzo in fila made in Toscana, se fosse. Anche se il primo eletto dal popolo. Una sfida, che se andasse male, porterebbe comunque e magari Rossi in Parlamento, naturale evoluzione, forse, della sua carriera politica. 

“Sono anche io rossiano, ma quando Rossi fa il presidente della Regione”. Chiara e precisata da subito la scelta di Antonio Mazzeo, vicesegretario regionale toscano del Pd eletto consigliere a Pisa dopo una serie di eventi tutti firmati da renziani illustri. Rossi, per Mazzeo, “è un ottimo presidente, ma resto renziano per affidare la guida del mio partito a chi sta ottimamente guidando l’Italia”.