Gender a teatro a Castelfranco. M5S: “ennesimo pasticcio Pd”

21 gennaio 2016 | 17:23
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Gender a teatro a Castelfranco. M5S: “ennesimo pasticcio Pd”

Entra anche il Movimento 5 Stelle nella polemica cresciuta intorno all’incontro-presentazione con la filosofa e deputata Pd Michela Marzano, autrice del libro “Papà, mamma e gender”, organizzato dal comune di Castelfranco al Teatro Comunale.

Dopo le polemiche innescate intorno alla questione “etica” quantomai spinosa della cosiddetta teoria gender, lanciata dal centrodestra, i grillini si buttano sulla questione più formale emersa nelle ultime ore circa il simbolo della Cassa di Risparmio di San Miniato, finito nel volantino dell’evento. Una presenza che ha scatenato la presa di distanza della stessa banca (leggi anche: “Papà, mamma e gender, Carismi si dissocia”) e sulla quale ora il Movimento torna polemicamente. “Assistiamo sdegnati al pasticcio organizzativo da parte dell’amministrazione comunale a proposito della serata per la presentazione del libro “papà, mamma e gender” della deputata Pd, Michela Marzano, al Teatro della Compagnia” scrivono i grillini. “L’evento è organizzato con le offerte dei soli consiglieri di maggioranza e non come erroneamente fatto capire da qualcuno da tutti i consiglieri, e ha suscitato varie polemiche per l’uso disinvolto dei loghi della Cassa di Risparmio di San Miniato e del comune stesso. Per quanto riguarda la banca: la stessa ha già bacchettato la nostra amministrazione prima con una e-mail e poi con un comunicato stampa, breve ma deciso, con cui ha dichiarato “la propria estraneità all’iniziativa”, e a seguito di questo episodio ha richiesto autorizzazione preventiva per l’utilizzo del logo! Sarà stata solo ingenuità o la solita arroganza degli esponenti del Pd, che pensano di essere padroni assoluti di tutto fino ad usare simboli privati a loro piacimento?

I grillini entrano però anche nel merito dell’iniziativa, di natura politica, a loro dire, più che culturale. “Per quanto riguarda l’uso del logo del Comune, ricordiamo quando fu negato il patrocinio dalla nostra amministrazione, per l’evento legato al comitato referendario per l’abolizione della legge regionale 28. La motivazione addotta, fu il legame ad una forza politica, nonostante i dirigenti di quel comitato non appartenessero al M5S. Perchè un evento organizzato con deputati Pd e con consiglieri regionali Pd, è definito “cultura”, mentre un evento organizzato da altri, è posizione politica? Infatti ci sembra risibile la giustificazione appena data dal sindaco, che la serata con la deputata Marzano sia un evento culturale: primo perchè il gender è ormai oggetto di aspro dibattito politico nelle varie sedi istituzionale e in particolare in parlamento, secondo perché chi lo presenta e lo vende è una deputata del partito democratico, anch’essa impegnata in questa battaglia politica. Se poi di evento culturale si vuol proprio parlare, per par condicio, il comune doveva anche patrocinare la serata in cui Mario Adinolfi, direttore del quotidiano “La Croce”, parlò della sua posizione sulla teoria gender sempre nello stesso teatro comunale. Pertanto il M5S di Castelfranco di Sotto si dissocia, come già fatto dalla consigliera di opposizione Aurora Rossi, da questo comportamento troppo superficiale tenuto dall’amministrazione comunale nella gestione dei loghi per un evento di parte! Ricordando al sindaco e a tutti, che un partito anche se di maggioranza, è solo gestore e amministratore del Comune e non il padrone! Padroni del comune sono tutti i cittadini e prima lo capite, meglio sarà per tutti”.

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