Sanità, un Odg chiede percorso partecipato a San Miniato

23 novembre 2015 | 17:42
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Sanità, un Odg chiede percorso partecipato a San Miniato

Un ordine del giorno con il quale il consiglio comunale di San Miniato chiede “che sia avviato un processo di confronto a doppio binario, da un lato con la popolazione e dall’altro lato con la dirigenza Asl, la quale ha intrapreso la decisione di annientare lo storico presidio sanitario da San Miniato” (leggi qui La guardia medica lascia S.Miniato. La Misericordia:”Disagio per gli anziani” ).

Lo presenterà, al prossimo consiglio comunale di San Miniato, il gruppo misto, con l’intenzione di “mettere l’amministrazione comunale davanti all’impegno di recuperare questa città, ora abbandonata anche dal suo presidio medico” e di avviare un percorso di confronto, ma anche informativo. Un percorso che, secondo Alessandro Niccoli, dovrebbe aiutare a valutare “coerenza, giustezza e revocabilità di una tale decisione, da un lato, alla luce dell’imminente referendum sulla sanità, dall’altro alla luce dell’importanza che lo storico presidio ha dato e continua a dare alla città di San Miniato e l’opportunità di propendere verso Firenze o verso Pisa, stante i molteplici elementi di diverso indirizzo da parte della popolazione e dei comuni dell’Unione, pur alla luce, o meglio, sotto il faro costituzionale del referendum abrogativo della recente legge regionale di accorpamento, o meglio, di alleggerimento, della Sanità Pubblica”. Due le questioni, quindi, in uno stesso Odg: la scelta di seguire Pisa oppure Empoli nella divisione in aree vaste, anche alla luce della decisione dell’Asl11 di chiudere il posto di guardia medica a San Miniato (leggi anche Guardia medica a S. Miniato Basso, Asl:”E’ baricentrica”). A sostegno di un sondaggio della volontà popolare, nel suo Odg, il gruppo misto ricorda “le 55mila firme raccolte in due mesi, soprattutto da operatori sanitari che chiedono di ridiscutere la riforma, i timori manifestati dai firmatari e dagli operatori riguardo alla riduzione delle Asl da 12 a 3, più le Aziende Ospedaliero Universitarie, contro le esperienze di altri Paesi e studi che ci dimostrano che strutture enormi burocraticamente complesse aumentano i costi e diminuiscono l’efficienza, il risparmio che ci sarà dismettendo i servizi e tagliando il personale”.