Nocchi: “Mi farò portavoce della legalità in politica”

28 maggio 2015 | 12:31
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Nocchi: “Mi farò portavoce della legalità in politica”

“Serve da parte di tutti i candidati un impegno per la buona politica, quella che condanna il clientelismo, che si fa portatrice dell’interesse pubblico, contro quello privato o particolare, e che tiene a distanza i gruppi di interesse, in nome di ciò che è utile e vantaggioso per tutti i cittadini. Questa è la politica in cui credo e che mi piace fare”.

. Non è una citazione da qualche Costituente di altri tempi ma è Francesco Nocchi, candidato al consigli regionale nella circoscrizione Pisa per il pd a parlare a proposito della legalità nella politica e di chi attraverso elezioni democratiche diventa amministratore della cosa pubblica. L’occasione è ghiotta per la politica e per la campagna elettorale come spiega lo stesso Nocchi: “Perché sabato prossimo Libera compirà vent’anni. In questi due decenni associazioni, enti, gruppi e scuole hanno lavorato al fianco di Don Ciotti per diffondere la cultura della legalità nel nostro Paese, prendendosi degli impegni concreti, dalla promozione di una legge sull’uso sociale dei beni confiscati alla mafia, ai progetti contro l’usura e la corruzione. Il Presidente Rossi ha voluto ribadire il suo impegno nella lotta alle mafie proprio da Pisa – continua il cnadidato Nocchi – da un’edicola confiscata e fatta rivivere da Libera. E oggi, a poche ore del ventesimo compleanno, invita gli eletti ad aderire alla Carta di Avviso Pubblico, che disegna i comportamenti per l’etica politica. A quel codice, – spiega Nocchi, (forse non senza un certo orgoglio ndr) – detto anche Carta di Pisa, perché realizzato da un gruppo di lavoro dell’ateneo pisano ed adottato, prima in Italia, dalla città di Pisa, mi sento profondamente legato. La Carta di Pisa, – spiega ancora Nocchi – indica il percorso a politici ed amministratori, in nome dell’onestà, della trasparenza, della correttezza e dell’imparzialità. Per questo accolgo l’invito del Presidente Enrico Rossi e prendo l’impegno di farmi, a mia volta, portatore del suo appello”.