
“Le produzioni più tipiche legate alla pelle e al cuoio in Valdarno così come l’alabastro di Volterra dovranno avere il marchio Igp di Indicazione Geografica Protetta. Sarà un modo per valorizzare la loro tipicità e garantire l’eccellenza e la qualità di quelle lavorazioni che arrivano dalla nostra provincia contro i tanti tentativi di imitazioni e di contraffazione che arrivano sul mercato da ogni parte del mondo”.
L’idea, Antonio Mazzeo, candidato Pd al consiglio regionale, la sta portando avanti insieme all’europarlamentare Nicola Danti, recentemente eletto vicepresidente della Commissione per il mercato interno e la tutela dei consumatori del Parlamento europeo e relatore del Libro Verde sulla possibile estensione della protezione delle indicazioni geografiche anche ai prodotti non agricoli. Un incarico che ha tra i suoi scopi principali proprio quelli derivanti dalla concorrenza sleale verso i prodotti tipici. “Il rilancio del nostro territorio – spiega Mazzeo – non può prescindere dalla valorizzazione delle tante realtà artigianali ed imprenditoriali che vi operano. E’ quello che in tantissimi mi hanno ripetutto in queste settimane. Questa può essere una prima risposta concreta a sostegno del lavoro delle piccole e medie imprese che operano in settori strategici proprio come la pelle e il cuoio nel Valdarno o l’alabastro a Volterra. Oggi c’è l’indicazione di origine geografica protetta per il Chianti, che non può essere prodotto in California, o per il Prosciutto Toscano, che non si può fare in Cina. Ecco, allo stesso modo domani ci dovrà essere analoga indicazione anche ad esempo per la Pelle al Vegetale prodotta a San Miniato o l’alabastro estratto e lavorato a Volterra”. “L’obiettivo – aggiunge Danti – è creare un quadro giuridico europeo che possa difendere e valorizzare in modo efficace, ma senza appesantimenti burocratici a carico delle imprese, le produzioni artigianali del nostro territorio. Raccolgo molto volentieri la sollecitazione di Mazzeo ad inserire in questo contesto anche alcune produzioni tipiche della provincia di Pisa che certamente sono in tutto il mondo sinonimo di qualità e di eccellenza, due caratteristiche con cui vogliamo sempre più caratterizzare tutta la Toscana”.