Francesco Nocchi e il “terzo settore”

22 maggio 2015 | 11:09
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Francesco Nocchi e il “terzo settore”

Francesco Nocchi candidato del Pd al consiglio regionale nella circoscrizione Pisa, Nocchi scopre il terzo settore e il lavoro della Caritas e apre una riflessione su quello che è modo delle persone più disagiate per la mancanza del lavoro, ma anche su quello che il volontariato a vocazione sociale fanno ogni giorno per chi è in difficoltà: “In questa campagna elettorale mi sono ritrovato spesso a parlare di lavoro, il grande tema di questi anni.

Imprenditori, lavoratori, disoccupati, giovani e anziani: la vita di tutti gravita intorno al lavoro, o, sempre più di frequente, alla sua mancanza. Che il lavoro sia il grande assente per molti è una tragica realtà, che ha ripercussioni sull’economia, sulla produzione e sulla vita di tutti i giorni. Tante persone che fino a ieri vivevano una vita “normale”, con un impiego, una casa ed una famiglia da mantenere, si sono trovati, da un giorno all’altro, sotto la soglia della povertà. I nuovi poveri sono italiani, non vivono per strada, ma non ce la fanno a far quadrare i conti a fine mese. Ammettere di non farcela da soli è in questo caso il passo più difficile”.
“Entrare in questo mondo – speiga Nocchi – è stato per me coinvolgente dal punto di vista emotivo. Ho avuto la fortuna di incontrare alcuni operatori della Caritas diocesana di Pisa, che mi hanno permesso di capire un meglio cos’è la povertà oggi. Persone che tutti i giorni aprono le porte del Centro di ascolto e incontrano chi si trova in difficoltà, con la triste consapevolezza di non avere le risposte e le risorse per tutti.
La Caritas è un grande presidio di civiltà sul territorio. Il lavoro, delicato e importantissimo, del Centro d’ascolto è solo una delle tante azioni messe in campo, come i servizi docce e le mense, lo sportello legale per gli stranieri, il microcredito e la Cittadella della solidarietà”.
“La Cittadella è un emporio – racconta il candidato Pd al consiglio regionale – nato con l’obiettivo di soddisfare i bisogni alimentari primari delle famiglie in difficoltà e che aiuta 275 famiglie, 780 persone in tutto, con la distribuzione di generi di prima necessità, mediante un meccanismo a “punti”. Un’iniziativa di sostegno che non vuole essere puramente assistenziale, ma che aiuta chi è in difficoltà nella gestione delle poche risorse a disposizione e allevia un po’ il malessere quotidiano. L’importanza che le azioni messe in campo dalla Caritas hanno acquisito sul territorio dimostra quanto sia efficace e necessario l’intervento delle organizzazioni sociali e del volontariato. La città di Pisa ha la fortuna di godere di una rete molto attiva che si affianca, e non si sostituisce, all’intervento pubblico. La Società della Salute opera in sinergia con il mondo del volontariato e del terzo settore per la gestione delle emergenze e non solo. L’aumento capillare della povertà, anche in fasce di popolazione che fino a qualche anno fa erano lontane da questo problema, ha reso indispensabile la creazione di una rete sinergica pubblico-terzo settore- volontariato. È questo il modello su cui scommettere”.