Aeroporto, per Fattori: “Serve un processo partecipativo”

“È proprio su questioni come il sistema aeroportuale toscano che deve poter essere attivata la partecipazione dei cittadini alle scelte, altrimenti la legge è una presa di giro”. Ne è convinto il candidato alla presidenza della Regione Toscana per la Lista Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori, che spiega: “Che brutta fine rischia di fare la legge sulla partecipazione, fiore all’occhiello in Europa della Regione Toscana, fortemente voluta dal consiglio regionale che l’ha riconfermata anche in questa legislatura.
Il Comune di Pisa si è visto infatti negare la richiesta, presentata in data 4 giugno 2014 all’Autorità Regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, di indizione di un ‘dibattito pubblico regionale’ sul sistema aeroportuale toscano. Il diniego è cosa grave e l’autorità della partecipazione dimostra di prendere in considerazione alcuni atti e ignorarne altri. L’Autorità sostiene di aver le mani legate e non aver avuto altra scelta? In questo caso l’Autorità dichiarerebbe l’inutilità e l’inefficacia della legge”. Secondo Fattori, “Il dibattito pubblico è un impegno determinante rispetto all’adozione della variante al Pit. Oltretutto il diniego dell’Autorità si scontra con quanto sostenuto dalla stessa giunta fino a pochi mesi fa. Il 2 ottobre, a un’interrogazione della consigliera Sgherri con la quale si sollecitava di garantire e accelerare il dibattito pubblico, l’assessore Ceccarelli, a nome della giunta, rispondeva che ‘il processo partecipativo si dovrà concludere prima dell’espressione del parere di competenza regionale nell’ambito del procedimento di Via e sarà promosso di concerto con la competente autorità regionale tenendo conto dello stato del procedimento relativo all’aeroporto di Firenze”. Il no al Comune di Pisa, quindi, secondo Fattori è “gravissimo. Se il prossimo consiglio non manterrà fede a quanto approvato su un’opera dall’impatto ambientale devastante, economicamente spropositata e dal punto di vista infrastrutturale disastrosa per Pisa e senza alcun consistente valore aggiuntivo per la Toscana, mi impegno fin da ora a realizzare un “dibattito pubblico” secondo le procedure previste dalla legge Toscana, coinvolgendo l’Università, il mondo scientifico ed intellettuali di prestigio nazionale, al fine di garantire la massima e migliore informazione. L’assessore Anna Marson, che con determinazione ha portato avanti e fatto approvare il piano paesaggistico, sarà la prima esperta ad essere invitata e a lei chiederemo di fare da referente per questo processo partecipativo. E’ un impegno fondamentale che assumo convinto – conclude il candidato – che l’esautorazione della partecipazione dei cittadini, che subiranno sulla propria pelle gli effetti di grandi opere devastanti, è da combattere con tenacia e determinazione”.