Nocchi: “Non mi dimetto, ma Ciaponi gestirà le iniziative politiche”

“È stata posta in maniera ultimativa la questione di una mia autosospensione dal mio ruolo di segretario. A tale atto, sembrerebbe essere condizionata la partecipazione alla direzione di stasera. Ecco, credo che prima di tutto occorra che sia ripristinata una correttezza di rapporti tra noi, che cessi questo svilimento volontario dei nostri organismi politici, come sta avvenendo con questa decisione di non partecipare alla direzione provinciale che dovrebbe validare le liste”.
C’è anche questo in una lunga nota inviata dal segretario provinciale Francesco Nocchi, individuato da più parti quale responsabile della “crisi” che sta toccando il Pd pisano, esplosa con le tante assenze alla scorsa direzione provinciale, convocata per approvare la proposta di lista dei candidati alle prossime elezioni del consiglio regionale. “In quella occasione – prosegue Nocchi -, pur constatando il mancato raggiungimento del quorum richiesto dal regolamento regionale, abbiamo preso atto e approvato le candidature presentate validamente al collegio di garanzia provinciale (come risulta dal verbale della riunione del collegio del giorno 30 marzo 2015 nelle persone di Batini Anna, Bongiovanni Patrizia, Conti Cristina, Mazzeo Antonio, Nardini Alessandra, Nocchi Francesco, Pieroni Andrea) e la richiesta di ricandidatura pervenuta da parte del capogruppo uscente il consigliere Ivan Ferrucci al collegio regionale di garanzia. Quelle candidature presentate, oltre a rispettare il criterio della parità di genere e il numero di candidature definito dal regolamento regionale, appaiono largamente rappresentative dei criteri di radicamento territoriale, proiezione regionale, competenza, pluralità e apertura alla società richiamati nello stesso regolamento. Abbiamo poi preso atto del fatto che oltre a quelle otto non era pervenuta alcuna altra candidatura”. Riguardo alle critiche sulla scarsa rappresentatività dei candidati rispetto a tutto il territorio provinciale, Nocchi chiarisce: “Quelle critiche non sono mai state mosse da alcun dirigente locale del Pd o amministratore di quei territori che si dice siano sottorappresentati. Penso comunque che le candidature del segretario provinciale, dell’ex segretario e capogruppo regionale, dell’ex presidente della provincia e del responsabile organizzazione regionale (per stare solo agli uomini), siano ovviamente ben rappresentative dell’intero territorio e della sua complessità. Ma penso inoltre che se per candidarsi, vale il principio dell’autocandidatura, non si può che prendere atto delle candidature spontaneamente pervenute e del fatto che esse nascono dall’esigenza di rappresentanza più che dei territori, delle componenti politiche del Pd, che infatti nella rosa degli otto, sono tutte ben rappresentate”. Riguardo, invece, al suo doppio ruolo di candidato e segretario, che evidentemente “qualifica” ogni suo intervento, in quanto proviene non da un candidato e basta, ma dal segretario (lo stesso problema, però, si pone chiunque ha in essere un incarico), Nocchi ricorda che: “Nella fase di preparazione del regolamento per le candidature, poi approvato dalla direzione regionale, il tema fu posto, ma fu deciso di non prevedere per i segretari eventualmente candidati alcuno specifico adempimento. Infatti nel regolamento su questo punto non c’è niente. Così come nello statuto del partito, l’istituto della autosospensione, non è neppure citato: semplicemente non esiste. Quindi la questione vera è: dimettersi da un incarico oppure mantenerlo”. Su questo Nocchi è chiaro: “Io non intendo, come ho detto nella direzione provinciale in cui ho annunciato la mia candidatura, dimettermi dal mio ruolo. Ho preso un impegno con gli iscritti del Pd, che mi hanno eletto a larga maggioranza e intendo portarlo in fondo. Fino al momento in cui non ci sarà una incompatibilità politica o formalmente prevista dallo statuto, come in caso di elezione. Per opportunità, una volta candidato ufficialmente, mi asterrò dalle funzioni di rappresentanza e direttive relative alla gestione della campagna elettorale che spettano al segretario. Pertanto proporrò alla prossima segreteria provinciale l’ingresso di Osvaldo Ciaponi in segreteria con il compito di gestire e coordinare la campagna e l’iniziativa politica del partito nel periodo elettorale, insieme a un gruppo di tre membri della segreteria provinciale rappresentativi delle componenti politiche che sceglieremo insieme”.
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