Regionali, verso la nuova direzione provinciale. Spunta il nome di Vanessa Valiani
Ufficialmente, la scarsa partecipazione alla direzione provinciale del Pd per ratificare le otto candidature della provincia di Pisa martedì sera, è motivata, secondo gli assenti dalla mancata rappresentatività di tutti territori provinciali tra i candidati (Regionali, salta la ratifica dei candidati Pd ).
Sempre secondo gli assenti, gli attuali nomi sarebbero espressione solo del capoluogo e della Valdera. Poi i renziani parlano della questione del doppio ruolo giocato dal segretario provinciale e candidato dal consiglio regionale Francesco Nocchi. Solo due delle questioni finora trattate all’interno del Pd provinciale, ma che hanno portato all’attuale scenario. Ora la situazione sembra essere in stallo e se nulla si muove la direzione di domani sera (venerdì 10) in via Fratti rischia di non trovare i due terzi degli aventi diritto. Intanto, però, cominciano a circolare i primi nomi delle donne da inserire tra i candidati d’ufficio in caso di rimozioni di alcuni di quelli in pectore da parte della direzione Regionale e spunta il nome di Vanessa Valiani. Tutto adesso dipende da cosa accadrà alla direzione provinciale di venerdì sera, ma molti elementi fanno pensare che i renziani, i sostenitori di Ivan Ferrucci e i più vicini al presidente Rossi potrebbero far mancare ancora una volta il numero legale. Le giustificazioni e le motivazioni possono essere varie, ma di sicuro questa strategia in prima battuta metterebbe in difficoltà Francesco Nocchi. Saltata poi la ratifica provinciale, tutto finirebbe nelle mani della direzione regionale controllata dai renziani che a quel punto, in assenza di una ratifica dai territori, potrebbe operare quasi come un commissario sulle candidature in virtù di vari criteri, dalla questione della rappresentatività territoriale, all’autorevolezza dei candidati, al curriculum politico, di certo tutto questo inficerebbe il percorso di scelta democratica fatto fino a qui a cominciare dalla raccolta della firme. In questo scenario, quelli che rischierebbero di più sono oltre a Nocchi, Andrea Pieroni e Bongiovanni. Una mossa che sembra che negli ambienti renziani sia stata pianificata, sarebbe quella di rimuovere Bongiovanni e dall’altra parte candidare Vanessa Valiani, 27enne, la giovane segretaria del circolo del Pd di Santa Croce sull’Arno, esponente cattolica, molto conosciuta e giovane imprenditrice impegnata anche in Confartigianato a livello provinciale, dove è presidente, e nazionale dove è vicepresidente. Una scelta che da un lato permetterebbe di risolvere il problema della presenza di Bongiovanni, candidata sostenuta da Federico Gelli, ma non gradita a Mazzeo, dall’altro metterebbe in difficoltà Andrea Pieroni, che in questo modo proprio sul comprensorio del Cuoio, uno dei territori dove è più conosciuto avrebbe un’avversaria in grado di drenare voti a Mazzeo proprio nel Valdarno pisano, magari creando un ticket, insomma una mossa che potrebbe risultare astuta e in grado di destabilizzare gli equilibri che si erano venuti a creare negli ultimi mesi all’intero delle liste tra gli otto candidati. Di tutto questo, ovviamente, ne avrebbe un vantaggio anche Ivan Ferrucci che a quel punto indeboliti Pieroni e Nocchi, potrebbe raccogliere più voti.
Uno scenario ipotetico, ma secondo molti non troppo. Molto dipenderà dall’esito della seduta di domani sera e da cosa farà Francesco Nocchi, che a questo punto rischia di essere messo in scacco proprio dalla decisione di Antonio Mazzeo che nelle ultime ore ha annunciato che appena confermato nel ruolo di candidato si autosospenderà dalla carica di responsabile organizzativo del Pd regionale (Mazzeo: “Mi autosospenderò ufficializzata la candidatura”). Una mossa che potrebbe creare le condizioni per chiedere a Nocchi di fare un passo simile e quindi indebolire la sua posizione anche nella segretaria pisana e la sua figura politica. Pieroni invece ex presidente della provincia non può essere certo contestato come candidato, rispetto alle varie correnti verrebbe invece messo in scacco dalla candidatura di Valiani. Quello della giovane segretaria di Santa Croce comunque non è il solo nome che sta circolando in queste ore come possibile candidata inserita in sostituzione di Bongiovanni, infatti sarebbe stato fatto anche il nome di una possibile candidata della Val di Cecina, territorio che fino ad oggi non ha espresso nessun nome, ma questa ipotesi sembra che sia sfumata già da qualche ora.
Insomma uno scenario poco edificante, innescato per lo più dalle lotte di partito messe in atto dai renziani che con l’appoggio di Ferrucci starebbero cercando di ottenere il pieno controllo sulle candidature pisane e sulla direzione provinciale, facendo arrivare la questione davanti alla direzione regionale che il 18 aprile comunque dovrà ratificare e ufficializzare le liste. Quello che fino ad ora era sembrato uno scenario tranquillo, sta diventando una polveriera che rischia anche di ridisegnare le geometrie politiche pisane del post elezioni, mettendo in discussione figure fino ad ora legittimate dalla base del partito come Nocchi, o dalle urne come Federico Gelli, il sostenitore di Patrizia Bongiovanni e anche lo stesso Pieroni, uomo di riferimento dell’area moderata cattolica e lettiana, che fino ad ora è l’unico insieme alla giovane candidata di Capannoli, Alessandra Nardini che è stato fuori dalla bagarre politica cercando di fare il suo percorso elettorale nel rispetto della persone, ma che ora rischia di essere tirato in questo scenario per difendersi dagli attacchi, proprio come sta accadendo per Nocchi. (ga.mo.)