





“Ero un po’ stufo dei faccioni con le parolone sopra che spesso sono così generiche che possono essere scambiate”. Ecco perché Francesco Nocchi non ci ha messo la faccia… solo sui manifesti elettorali. Dopo la consegna delle firme, anche il segretario provinciale del Pd ha ufficilizzato la sua candidatura a consigliere regionale. Si è presentato, ha presentato le sue priorità elettorali e anche i suoi manifesti.
“Baso il mio programma su un punto di vista: quello del nostro territorio – spiega Nocchi -. Ecco, per rendere chiaro il concetto ho deciso di rinunciare all’invadenza personale e di rendere protagonista quel che mi consente di guardare il mondo: i miei occhiali. Con un’esortazione che sarà il mio hashtag #andiamoinregione, come un impegno collettivo”. Si candida perché glielo hanno chiesto, dice, ma anche “penso che sia l’ora che una nuova generazioni che si è formata nell’attività politica e amministrativa e ha maturato esperienze: si prenda le sue responsabilità e si cimenti. Mi candido con la mia identità politica (di uomo di Sinistra) e con la stessa impostazione con cui faccio il segretario: a partire dalla scelta che ho fatto di guidare il Pd con una segreteria unitaria e di perseguire la stesso metodo anche sul territorio”. Pisa, ma soprattutto la costa toscana, per Nocchi, deve essere al centro delle attenzioni “Per evitare – spiega – il rischio di una Regione ‘fiorentinocentrica’, dobbiamo far valere le ragioni e valorizzare le tantissime potenzialità della Toscana costiera di cui Pisa è innegabilmente il primo riferimento”. Perché, precisa, “Una regione a due velocità sarebbe una regione più debole: all’attuazione della Città Metropolitana deve corrispondere un’attenzione più forte ai contesti territoriali, con scelte d’investimento e con connessioni istituzionali”. Riflessione confortata da “una ricerca di università e Cnr di Pisa, che ha dimostrato che la fascia costiera, che ha in Pisa il punto di attrazione maggiore arriva addirittura a superare proporzionalmente l’area metropolitana fiorentina per capacità attrattiva”. Dalla provincia, ma senza essere provinciali, l’invito di Nocchi, convinto che “L’equilibrio va trovato facendo in modo che persone diverse e più giovani che abbiano formazione ed esperienza giochino le loro possibilità. La sconfitta di Livorno richiama anche noi a giocare la sfida del rinnovamento. Mi piace la politica che forma esperienze, le fa crescere e poi le mette alla prova”. Tra i temi dei quali lo sentiremo parlare, ci sono turismo e cultura, impresa e lavoro, innovazione e infrastrutture. “La risorsa del turismo e la cultura – spiega -. E’ un motore dello sviluppo locale, può e deve crescere ulteriormente. La Regione deve giocare un ruolo da protagonista per la crescita del settore, essendo rimasta titolare della promozione turistica, visto che le competenze sul turismo dalle Ppovincie vanno ai comuni in forma associata”. Parlando di crisi, secondo Nocchi “La politica non ha ben capito lo sforzo e la capacità di resistenza che stanno dimostrando le aziende in questo momento. Le burocrazie e il rapporto con la pubblica amministrazione, le rigidità degli istituti di credito possono essere migliorate da un diverso e più partecipe atteggiamento della politica”.