Pieroni consegna le firme con gli amministratori

27 marzo 2015 | 15:57
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Pieroni consegna le firme con gli amministratori

Andrea Pieroni si presenta ufficialmente agli elettori dopo aver consegnato le firme richieste dal partito e non sceglie una sede qualunque, ma quella del Pd di via Fratti a Pisa quasi a rimarcare la sua appartenenza al mondo Democratico.

Una presentazione che per certi versi è solo una puntualizzazione per ricordare, a chi non lo sapesse (pochi a questo punto ndr) che tra i candidati al consiglio regionale c’è anche l’ex presidente della provincia e che è pronto a portare a palazzo Panciatichi a Firenze la voce di Pisa, delle realtà della provincia e dei suoi cittadini che può dire, dopo dieci anni da presidente di conoscere bene. Flemmatico, riflessivo e ponderato, come sempre Pieroni sceglie anche per la sua presentazione toni di concretezza e parla di questioni e problemi reali, quelli che toccano i cittadini nella vita quotidiana, le questioni politiche, di partito le lascia agli altri. Un tema ricorrente il lavoro, l’economia il rilancio del territorio, ma non solo, anche la valorizzazione dei territori con le loro peculiarità e forse non è un caso che a sostenere Pieroni, amici e amministratori sono arrivati da vari e zone: dalla Valdera, da Pisa, dal comprensorio del Cuoio, da Volterra, dalla Val di Cecina. Loro Sono giovani amministratori o persone che Pieroni lo hanno conosciuto nei 10 anni trascorsi ogni volta che sul territorio c’erano criticità e serviva l’intervento della provincia. In plate a infatti c’erano Gabriele Toti sindaco di Castelfranco di sotto, Marco Gherardini primo cittadino di Palaia, entrambi giovani amministratori al primo mandato, ma anche Thomas D’Addona sindaco di Crespina-Lorenzana, esponenti del consiglio comunale di San Giuliano Stefania Giorgi e Fabiano Martinelli, l’assessore pisano Ilenia Zambito, Fabrizio Gallerini, vicesindaco di Ponsacco, Silvestri consigliere a Santa Corce sull’Arno e molti altri. Insomma una candidatura chiesta dai territorio come è stato sottolineato durante l’incontro e da molti amministratori che non disdegnano un domani di avere come interlocutore in Regione, proprio ora che molte della competenze della provincia passeranno al consiglio regionale, uno che il territorio lo conosce e che soprattutto ha sempre affrontato la politica con spirito di servizio scegliendo di metterci la faccia. “Una provincia che amo – ha detto -, che è fatta di peculiarità legate ma ben distinte. Una provincia che nella mia esperienza amministrativa ho visitato spesso e in dettaglio. Ho conosciuto molte persone e anche molte situazioni: con loro abbiamo risolto delle criticità e valorizzato potenzialità. Ma c’è ancora da fare, anche perché questi sono tempi duri, nei quali è necessario lavorare in sinergia”. Amministratore, oltre che politico, con Pieroni, a presentare la sua candidatura, c’erano sindaci e amministratori del territorio, “segno – hanno spiegato – che questa è una candidatura voluta dal territorio o, meglio, dai territori che negli anni hanno trovato in Pieroni un interlocutore serio, responsabile, laborioso, che ha voluto toccare con mano limiti e potenzialità e fatto il possibile per limitare i primi e sviluppare le seconde”.
“Sono convinto – ha aggiunto Pieroni – che l’esperienza della Provincia sia stata un osservatorio privilegiato del territorio: so con chiarezza quali sono le competenze ed esigenze reali dei territori, come la tutela del patrimonio ambientale o l’agricoltura che stanno andando in carico alla Regione. Ci sono interventi per la sicurezza del territorio da completare e altri da proseguire: penso allo Scolmatore, per cui è stato finanziato il primo lotto dei lavori, ma altri due non hanno ancora trovato un finanziamento. Ma non c’è solo il bacino dell’Arno: ci sono anche gli argini del Serchio da rinforzare e le casse d’espansione dell’Era da realizzare e, poi c’è il Cecina, nella zona di Saline. Credo che conoscere i meccanismi di gestione sia un vantaggio per non perdere competenze importanti, anche riguardo a lavoro e formazione, un’altra competenza che era della provincia”.
Quando si parla di lavoro, Pieroni pensa ai giovani e a un progetto di formazione che integri scuola e impresa “come abbiamo fatto al Cattaneo di San Miniato o al Matteotti di Pisa e servono corsi capaci di formare artigiani, come quelli dell’alabastro a Volterra”. Ma pensa anche ai 40enni ancora in cerca di un’occupazione stabile e a quelli più adulti, stretti tra tasse e burocrazia e alle prese con la concorrenza sleale e gli abusivi. Poi pensa alle grandi aziende, come la Piaggio e ai grandi indotti, che sono patrimoni da preservare, perché l’industria è un fattore decisivo per un Paese avanzato e moderno. Innovazione e ricerca, dall’università all’azienda fino ai poli tecnologici, devono essere le parole chiave di uno sviluppo che punti alle eccellenze e di imprese che possano dirsi competitive. Come devono esserlo quelle che ruotano intorno al turismo e, in questo periodo dell’anno, Pieroni pensa anche alle difficoltà dei balneari, con la stagione ormai alle porte, visto che la Pasqua si avvicina.
“Per tutto questo, però, c’è bisogno di infrastrutture: non si può prescindere dal potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze e della viabilità nord-est di Pisa, come è necessario l’adeguamento delle 439 e 68 in Valdicecina. Anche le aree lontane dai principali centri hanno bisogno di servizi, che è necessario garantire per evitare la desertificazione e l’abbandono dei territori, che insieme fanno bella questa provincia, che non sarebbe così bella se non fosse abitata”.
“Non si può fare tutto e farlo subito – chiarisce Pieroni – ma bisogna avere chiara in mente la situazione per agire in una direzione che sia utile ai cittadini, all’economia e al territorio tutto”.