Le fiamme gialle chiedono la body cam contro i ‘furbetti’ del filmato

Spesso operatori della forze dell’ordine vengono ripresi dai cittadini in video parziali e forvianti durante le operazioni
Sempre più spesso durante gli interventi dei corpi di polizia, le persone coinvolte nelle operazioni o destinatarie dei dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria che i militari stanno attuando, tendono a filmare parte dell’intervento per poi divulgarne quasi sempre sui social media frammenti decontestualizzati che tendono a distorcere la verità dei fatti.
A questa condotta da parte dei cittadini il sindacato Italiano Militari – Guardia di Finanza ha avanzato un richiesta che questa mattina 7 maggio è stata inviata al ministro dell’economia e della finanze Roberto Gualtieri e alle commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Difesa e Finanze della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica affinchè venga preso in esame l’ipotesi di dotare i militari della faimme gialle , ma anche le altre forze di polizia di body cam.
Si tratta di telecamere che vengono fissate sui caschi o sulla spalla degli agenti o dei militari a fine di riprendere in modo integrale l’operazione e cristallizzare quindi una prova oggettiva dell’accaduto.
“Questa richiesta nasce a seguito di numerosi filmati presenti sulla rete che vengono spesso decontestualizzati dall’intero intervento dell’operatore di polizia, al solo fine di evidenziare una verità distorta dei fatti” spiegano gli esponenti del sindacato dei militari.
“L’introduzione di una body cam – continuano – applicata sull’operatore di polizia consentirebbe, attraverso la registrazione audio/video, l’oggettiva ricostruzione dei fatti, a beneficio delle autorità preposte a giudizio, del personale delle forze dell’ordine e degli stessi cittadini, verità che puntualmente è sviata nel giudizio a seguito della diffusione di riprese parziali e spesso irriguardose. La nostra è un’iniziativa doverosa in quanto un sindacato con i nostri valori deve dare risposte e proporre soluzioni alle nostre istituzioni, sempre con lo spirito che ci riporta all’articolo 97 della Carta costituzionale ovvero garantire: il buon andamento, l’imparzialità e l’efficienza della pubblica amministrazione”.