Aggregazione e socializzazione, nasce il progetto ‘Portinerie di comunità’

A Santa Maria a Monte l’iniziativa che si pone la sfida di “riprogettare le comunità” in modo da ricreare luoghi d’incontro, di benessere e di riferimento
Momenti di aggregazione e di aiuto per categorie più fragili, socializzazione (come gruppi di uncinetto o lettura, per esempio). Non sarà ancora organizzato come sportello, ma gli appuntamenti in programma sono il primo step di un progetto che si pone la sfida di “riprogettare le comunità” in modo da ricreare luoghi d’incontro, di benessere e di riferimento per ognuno, alimentando la vita comunitaria, trovando soluzioni innovative e creative per evitare gli sprechi, i continui spostamenti e ridurre le disuguaglianze sociali in ambito educativo, culturale, digitale e sanitario.
Nel teatro comunale di Santa Maria a Monte è stato presentato il progetto Portinerie di Comunità(La rete del Welfare Toscano per ‘riprogettare la Comunità’), organizzata da Pensieri di Bo’ Cultura e Teatro Aps, soggetto partner del progetto presentato da FiTel Toscana, Federazione Italiana Tempo Libero.
“Una società migliore è possibile… – così ha esordito Franco Di Corcia, anima dei Pensieri di Bo’ – ri-costruendo le fondamenta per educarci tutti alla convivenza: una società dove aiutarsi deve essere naturale” .
Alla conferenza era presente la sindaca Manuela Del Grande che ha sottolineato l’importanza del progetto Portinerie di Comunità : “Ha il profumo del paese questo progetto. Un tempo era la comunità a crescere e a formare le nuove generazioni e il vicinato sembrava una grande famiglia allargata. Ben vengano iniziative che possono promuovere il nuovo senso di comunità”
Il progetto Rete Toscana Portinerie di Comunità è stato presentato da Fitel Toscana, Federazione italiana tempo libero, su bando della Regione Toscana Avviso pubblico per la concessione a soggetti del terzo settore di contributi in ambito sociale – 2023.
Hanno illustrato il progetto i rappresentanti della FiTel Toscana, Virgilio Chiani, della Wecral, Lorenzo Chiani, entrambi hanno posto l’accento sull’obiettivo del progetto: “Far collaborare le varie realtà di welfare di comunità, presenti nel territorio toscano, per condividere e promuovere buone pratiche e far sì, che anche in altre zone della regione si possa implementare l’idea innovativa delle portinerie di comunità, come luogo di erogazione di servizi di prossimità e di ascolto attivo della popolazione”.
L’incontro si è concluso con l’invito dei Pensieri di Bo’ rivolto alla comunità di seguire e partecipare ai prossimo appuntamenti che realizzeranno nel concreto l’idea di Portinerie di Comunità che è ispirata al progetto parigino Lulu dans ma rue attivo dal 2015.