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“In statuto l’obbligo di destinare gli utili ad attività sociali”: è nata la comunità energetica

26 luglio 2024 | 14:47
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“In statuto l’obbligo di destinare gli utili ad attività sociali”: è nata la comunità energetica
“In statuto l’obbligo di destinare gli utili ad attività sociali”: è nata la comunità energetica
“In statuto l’obbligo di destinare gli utili ad attività sociali”: è nata la comunità energetica

“Ci rende orgogliosi essere il secondo comune della provincia a dargli forma”

Sono stati firmati lo statuto e l’atto costitutivo della prima comunità energetica di Montopoli Valdarno. Ieri 25 luglio i privati cittadini e i rappresentanti delle associazioni che nei mesi scorsi hanno risposto alla manifestazione d’interesse si sono ritrovati nella sala del consiglio per firmare il documento che ne sancisce ufficialmente la nascita.

Le associazioni che ne fanno parte sono Arci Valdarno Inferiore, Avis Comunale Montopoli, Circolo Arci Torre Giulia, una società cooperativa, le parrocchie di Montopoli e Capanne, la Pubblica Assistenza di Montopoli che si aggiungono al Comune di Montopoli e a dieci privati cittadini.

“Grazie a voi che avete deciso di intraprendere insieme all’amministrazione comunale questo passo così importante – ha detto la sindaca Linda Vanni prima della firma – un percorso voluto fortemente a livello politico. Ci rende orgogliosi essere il secondo comune della provincia a dare forma a una Comunità energetica, grazie ai cittadini e alle associazioni che hanno accettato questa sfida con l’obiettivo di provare a fare insieme qualcosa di bello e importante per la collettività”.

“Un lavoro che nasce circa due anni e mezzo fa – spiega l’assessore all’ambiente Paolo Moretti – e che ha visto un lavoro costante degli uffici e delle realtà che ne hanno seguito la realizzazione. Sono molto contento di essere arrivato al giorno della firma, tutto è cominciato partendo da quelli che sono i benefici ambientali delle comunità energetiche. Insieme abbiamo scoperto anche quelli che saranno i benefici sociali che ricadranno sulla comunità. Da statuto, infatti, abbiamo l’obbligo di destinare i nostri utili ad attività sociali che dovremmo decidere insieme. È una scommessa, ma è bello poterci provare insieme”.