Montopoli, riapre il bar del circolo Anpas: ci lavoreranno ragazzi con disabilità






La nuova gestione è affidata all’associazione Famiglie H di Castelfranco che ha pènsato ad un progetto di inclusione
Lunedì (8 gennaio) riaprirà il bar del circolo Anpas della pubblica assistenza Montopoli Val d’Arno (via Mattei, 4) a Le Capanne.
La nuova gestione è affidata all’associazione Famiglie H di Castelfranco di Sotto, che ne curerà il servizio attraverso un progetto di inserimento lavorativo per ragazzi con disabilità intellettiva.
Il progetto si chiama Colazioni Spaiate ed è stato presentato lo scorso 2 dicembre, in occasione di un partecipatissimo evento inaugurale, alla presenza del sindaco di Montopoli, Andrea Capecchi, e di molte altre autorità locali. Il progetto prevede l’occupazione di 6 ragazzi, assistiti da un tutor. Il bar sarà aperto ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 12. Nelle prossime settimane l’orario verrà esteso fino alle 14, ed offriranno anche pasti per il pranzo. I ragazzi che verranno occupati hanno seguito negli anni vari percorsi formativi, seguiti dall’associazione Gam di Ponte a Egola, e sono tutti titolari di certificazione Haccp.
“Per i nostri ragazzi si tratta di un importante occasione di inclusione, di crescita e di acquisizione di strumenti nel loro percorso, per quanto possibile, di indipendenza”, afferma Marisa Cupelli, presidente dell’associazione Famiglie H. Un efficace inserimento lavorativo può essere importantissimo per le persone con disabilità per accrescere il proprio senso di autoefficacia, autostima ed autorealizzazione, orientare le proprie attività verso qualcosa di “utile” e “produttivo”, potenziare le proprie competenze, l’autonomia e il senso di adultità, promuovere l’arricchimento personale, relazionale ed al tempo stesso rappresenta uno dei passaggi fondamentali e centrali nel processo di inclusione sociale. Non sono ancora sufficientemente diffuse, ma comunque sono sempre di più e sempre più conosciute le iniziative e i progetti lavorativi che hanno lo scopo di offrire lavoro stabile a persone con disabilità.
Anche il presidente Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha reso omaggio ha queste esperienze citando come esempio dei valori della nostra costituzione, ovvero la solidarietà, la libertà, l’uguaglianza, la giustizia e la pace, un progetto di inserimento lavorativo per ragazzi autistici, “PizzAut”. Oppure come la storia della “Ca’ Moro”, la barca-ristorante gestita da lavoratori con sindrome di down, attiva da anni come progetto di reinserimento sociale per le persone disabili, ormeggiata in Darsena Vecchia, davanti al monumento dei Quattro Mori, a Livorno, tristemente affondata nell’agosto di 2 anni fa. Sono numerose le iniziative a livello regionale per l’inclusione e l’ingresso nel mondo del lavoro, dai tirocini formativi ai contributi concessi alle imprese private. Si tratta della possibilità per le imprese e per i datori di lavoro privati con unità operativa ubicata in Toscana, che la Regione promuove attraverso appositi bandi, di poter usufruire delle agevolazioni e degli incentivi per l’inserimento e l’integrazione lavorativa di soggetti disabili.
Le agevolazioni sono destinate anche alle imprese e ai datori di lavoro non obbligati ad assumere persone con disabilità ai sensi della legge 68/99. Un avviso specifico è destinato all’assunzione di persone con disabilità di natura psichica.
“E’ stato un percorso lungo ed impegnativo quello che ha portato a questo risultato. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo. Dalla Regione Toscana alla Società della Salute del territorio, dall’Anpas all’amministrazione comunale di Montopoli, come anche molti cittadini, associazioni ed imprese che ci sostengono collaborando alle nostre iniziative”, spiega Marisa Cupelli, che vuole anche ricordare Raffaele Leoncini, 49 anni, originario di Pontedera, autista e titolare dell’agenzia Sissi Viaggi di Pisa, venuto a mancare nei giorni scorsi, la cui famiglia ha donato una importante cifra raccolta in occasione del funerale, facendone menzione in occasione del loro ringraziamento pubblico.