Guerra Israele, il Movimento Shalom: “La via della pace è possibile, basta armi”

Martedì (17 ottobre) il Movimento si unirà alla preghiera per la pace con una messa alle 18 nell’abbazia di San Salvatore a Fucecchio
“Orrore per ciò che succede in Israele e a Gaza. Nella nostra impotenza possiamo solo invocare Dio perché illumini le menti funestate dall’odio e da istinti di violenza bestiale, alimentata dalle ingiustizie, dai soprusi e dai risentimenti”. Inizia così la nota del Movimento Shalom, che martedì (17 ottobre) si unirà alla preghiera per la pace con una messa alle 18 nell’abbazia di San Salvatore a Fucecchio. “Lo fa insieme alle Monache Clarisse – affermano -, lo scopo delle quali è intercedere per il mondo. Senza ingenuità si rivolge al Signore dei viventi perché avvolga con la premura di cui lui solo è capace i suoi figli”.
“Shalom conferma di fronte a tanta follia che la via della pace sicura è possibile, basta bandire le armi sulla faccia della terra e non lo diciamo come mantra utopistico, ma con forte convinzione – continuano -. Fiumi di danaro, scienziati, calcoli infami per portare morte e distruzione. Non è ammissibile in un mondo civile”.
“Ci uniamo con un digiuno di vicinanza ai 795 milioni di persone che ogni giorno soffrono la fame, lo facciamo non per impietosire Dio che è amore infinito e ha affidato a noi la responsabilità della giustizia e della pace – prosegue il Movimento -. Lo facciamo con il cuore rivolto alla popolazione civile, sventurata di Gaza: senza acqua, senza elettricità , senza cibo, senza medicinali. Sentiamo il pianto dei bimbi, la disperazione dei giovani e dei vecchi abituati al dolore e alla paura. Loro sono innocenti e vanno salvati, così come piangiamo i morti d’Israele vittime dell’infame mostruoso attentato. Un atto nobile di clemenza renderebbe ancora più grande Israele. Lui, il popolo che ci ha dato Gesù, il principe della Pace e Maria la Benedetta fra tutte le donne”.