“Ci siamo dovuti fermare”, il triste arrivederci degli Ortolani Coraggiosi

“Stiamo lavorando per ripartire da gennaio con rinnovato entusiasmo”
“Cari amici ci siamo dovuti fermare. Le difficoltà hanno avuto il sopravvento e così abbiamo fermato la produzione invernale. Stiamo lavorando per ripartire da gennaio con rinnovato entusiasmo, cercando di porre rimedio a ciò che ora ci ha fermato”. E’ solo un arrivederci quindi, ma di quelli che fanno male perché arriva dagli Ortolani Coraggiosi della Cooperativa Sinergica.
Da ormai 10 anni, queste persone con difficoltà, fragilità e disabilità anche gravi, ogni mattina con coraggio ed entusiasmo, andavano al lavoro e producevano ortaggi, verdura e tanto altro. Da un po’, però, il furgone non gira più per strada.
“Prepareremo – spiegano – proposte di pacchi e regali natalizi ancora più belli dello scorso anno. Ripartiremo con il 2024. Le difficoltà hanno sempre fatto parte del percorso degli Ortolani Coraggiosi, chi ci ha seguito in questi 10 anno ne è a conoscenza. Ma in 10 anni abbiamo dimostrato tante cose: i nostri ragazzi, che ormai sono donne e uomini, possono lavorare possono stare insieme a noi e dare un contributo ad una attività lavorativa, ad una comunità. I nostri ragazzi, che ormai sono donne e uomini, con varie difficoltà e disabilità, possono vivere la loro vita in mezzo a noi, lavorare ed avere una casa”.
Una difficoltà di ordine economico: “E’ ovvio che la produzione con operai specializzati sarebbe migliore, il pareggio di bilancio sarebbe più facile da raggiungere, ma non è il nostro progetto e con questo dobbiamo fare i conti”, ma c’è anche altro. “Il difficile equilibrio psicologico delle persone con autismo può essere rotto anche solo da un cambiamento, da una persona che va via, da una nuova che arriva. In questi ultimi anni la ‘magia’ iniziale dell’azienda che prendeva vita ha rischiato di rompersi. Di persone ne sono cambiate molte e l’entusiasmo ha subito alti e bassi. Così procediamo con la calma e la prudenza necessaria per la fragilità delle persone con cui lavoriamo”.